Ambrosia
Ogni anno, nel periodo che va da marzo ad ottobre, milioni di italiani soffrono di vari tipi di allergie. Le tipiche manifestazioni sono: prurito, gonfiore ai tessuti colpiti, ipersecrezione di muco e spasmi muscolari in genere.
Le piante che provocano reazioni allergiche sono quelle che utilizzano una impollinazione anemogama o anemofila legata, cioè, alla capacità del granulo pollinico (estremamente leggero) di essere trasportato dal vento e di rimanere a lungo in sospensione nell’aria.
Il sistema immunitario protegge l’uomo da organismi patogeni, quali batteri, virus o sostanze tossiche. L’allergia, invece, è la risposta che un sistema immunitario ipersensibile rivolge agli organismi non patogeni.
La severità e la varietà di questi sintomi sono fortemente soggettive perché variano a seconda della persona colpita e possono condizionare il vivere quotidiano.
Una delle piante il cui polline è causa di forti allergie è l’Ambrosia Artemisiifolia che:
- appartiene alla famiglia delle Composite
- è un'erba annuale, alta da 20 cm a 1 metro
- si presenta con un fusto eretto disordinatamente peloso nella parte superiore
- ha foglie divise, triangolari o ovate, verdi su entrambi i lati, con peli corti
- produce fiori, poco appariscenti, di colore giallastro o verdognolo.
Una sola pianta può produrre da 3.000 a 60.000 semi, che possono mantenere la loro germinabilità fino a 40 anni. La fioritura ha luogo mediamente da fine luglio a fine settembre. L'Ambrosia Artemisiifolia viene spesso confusa con la Artemisia Vulgaris, che però presenta foglie più frastagliate (biancastre nella parte inferiore) che emanano un forte odore.
Iniziative del Comune
Ogni anno il Comune di Busto Arsizio predispone opportune iniziative finalizzate a contrastare la diffusione della pianta nelle zone non ancora invase e a contenerla in quelle infestate.
L’adozione di adeguati metodi di contenimento rappresenta il più efficace strumento per bloccare la dispersione del polline e limitare la diffusione della pianta infestante.
L’ambrosia artemisiifolia predilige i terreni aridi, colonizzando con successo suoli nudi e terreni in cui è stata rimossa la vegetazione.
Gli accertamenti sono quindi effettuati prestando una particolare attenzione a:
- banchine stradali
- rotatorie e spartitraffico
- terreni incolti
- terreni coltivati a cereali dove, dopo il raccolto, l’ambrosia cresce spesso uniforme e rigogliosa
- aree verdi abbandonate
- margini delle aree agricole in generale
- argini dei canali e dei fiumi
- massicciate ferroviarie ed aree adiacenti a ferrovie o a tranvie
- terre smosse dei cantieri
- aree dismesse
- aree destinate a verde pubblico.
Il Settore “Ambiente, tutela del territorio e qualità della vita” ed il Nucleo Ambientale della Polizia Locale di Busto Arsizio sono le strutture preposte ad attivare gli interventi necessari alla vigilanza delle aree in cui tale pianta si sviluppa.
Gli interventi, che devono essere effettuati prima della maturazione delle infiorescenze maschili (che producono polline allergizzante), riducono in modo significativo la diffusione del polline stesso, determinando inoltre una notevole riduzione del numero di piante, con un’efficacia media maggiore del 97%;
Il vigente regolamento di Polizia all’art. 37 dispone che:
I proprietari e/o i conduttori di aree agricole non coltivate, di aree urbane incolte, di aree industriali dismesse, i responsabili di cantieri edili, delle banchine stradali, e di tutte le altre aree limitrofe ad insediamenti abitativi, per le rispettive competenze, dovranno eseguire periodici interventi di manutenzione e di pulizia delle aree di propria pertinenza prevedendo quantomeno due sfalci annuali al fine di contrastare il proliferare della pianta infestante denominata “ambrosia”, nei seguenti periodi:
1° sfalcio nella terza decade di luglio (indicativamente nell’ultima settimana), 2° sfalcio: fine agosto (indicativamente tra la fine della seconda decade e l’inizio della terza); In caso di mancata esecuzione degli sfalci, fatta salva l’adozione dei conseguenti provvedimenti sanzionatori, è avviata d’ufficio la procedura per l’esecuzione da parte dell’Amministrazione Comunale con addebito delle spese occorse a carico degli inadempienti.
Conclusioni
E' evidente che è possibile contenere l’ambrosia utilizzando diversi metodi tuttavia il risultato finale, in quanto fortemente legato alla stagione climatica che può ritardare o anticipare la fioritura, è molto variabile.
Tenuto conto dell’alta potenzialità di infestazione della pianta nella nostra area di osservazione, il tempestivo e capillare monitoraggio del territorio garantisce, se non l’eradicazione della pianta, una forte riduzione del polline nell’aria, con un conseguente miglioramento della salute dei cittadini.
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