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Arte lombarda sec. XVI - XVII

L'OSTENSIONE DEL CORPO DI CRISTO E NOLI ME TANGERE
Entrambe le opere costituiscono un unicum all'interno del percorso museale per qualità e collocazione stilistica. 
L'Ostensione del Corpo di Cristo è pervenuta al Comune come lascito Vitali nel 1956. La vicenda attributiva dell'opera è stata alquanto complessa, fino alla tavola rotonda del 1998 appositamente convocata con storici dell'arte di chiara fama. Il dibattito ha collocato l'autore entro la cerchia dei manieristi lombardi e ha precisato la datazione tra il 1590 e il 1610. 
Il secondo dipinto, donato nel 2002 in memoria di Carlo Augusto Brazzelli; è attribuito con sicurezza a Giuseppe Nuvolone (1619–1703). Giunto al Museo con il titolo Cristo e la Samaritana al pozzo, è stato, in seguito, più precisamente identificato come Noli me tangere. È infatti rappresentato il momento in cui la Maddalena, recatasi al sepolcro di Cristo per onorarne le spoglie, riconosce con stupore e gioia il Risorto nella sua gloria.
L'iniziale imprecisione nell'intitolazione è forse stata influenzata dalla mancanza della parte inferiore del dipinto, che è sicuramente andata perduta, compromettendo la leggibilità della composizione. Tuttavia l'integrità e la bellezza dell'opera sono preservate grazie al dialogo di sguardi e gesti tra i due personaggi, carico di dolcezza e intensità. 

ART FROM LOMBARDIA IN XVI – XVIII CENTURY
The most important elements of this section are Noli me tangere, painted by Giuseppe Nuvolone, and Il compianto angelico sul corpo di Cristo, attributed to Giovanni Battista Pozzi and Pierfrancesco Mazzucchelli. The first picture represents the appearance of Christ to Mary Magdalene, the second shows the moment in which the angels support the body of Christ.

Noli me tangere

Giuseppe Nuvolone( attr.) 1619-1703, Noli me tangere, olio su tela

Ostensione