Stuà in Conscia
Una romantica tradizione è la festa "dei morosi e delle coppette" che si festeggia a Busto il giorno della Immacolata, l’8 dicembre. In questo giorno il fidanzato si presenta a casa della promessa sposa per formalizzare la loro unione e fissare la data delle nozze. Ancora oggi, per questa ricorrenza, compaiono nelle pasticcerie le "coppette", dolci fatti con mandorle tostate, caramellate e poste tra due cialde, ed il fidanzato si presenta a casa dei futuri suoceri con il suo dolce pacchettino. Ad attenderlo vi è un piatto tradizionale, lo "stufato in concia" o "stufato dei promessi sposi" cucina dalla futura sposa, secondo una vecchia ricetta, con le patate.
Difficoltà: facile
Tempo di preparazione: 30’
Ingredienti
- coppa di manzo
- erbe
- rosmarino
- alloro
- erba salvia
- bacche di ginepro
- fettine di pancetta
- 1 cipolla
- chiodi di garofano
- patate
Preparazione
Mettere in una marmitta della coppa di manzo ben mondata e tagliata a pezzi grossi come arance. Spargervi sopra foglie di alloro, rosmarino, ginepro ed altri aromi a piacere, meglio se di foglia fresca. Versare sul tutto del vino di alta gradazione, possibilmente Squinzano e lasciare in infusione per almeno duo giorni. Mettere sul fuoco una padella, meglio se di terracotta, con burro abbondante e fettine di pancetta. Alla rosolatura, aggiungere i bocconi di carne in mezzo ai quali mettere una cipolla bacchettata di chiodi di garofano, cipolla che a mezza cottura si può togliere, perchè la sua funzione è finita. La coppa deve cuocere a fuoco lento in circa tre ore. Man mano che la carne cuoce la si inumidisce poco alla volta col vino che era servito per l’infusione. Quando mancano tre quarti d’ora alla completa cottura della carne si aggiungono le patate, due per ogni commensale: ideali sarebbero i "pundatera quarantèn" dalla buccia grigio violetta e resistenti alla cottura, che non si sfarinano appena posti in padella. Lo stuà in conscia si mangia col pane misto.
Vino: Squinzano.