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Nel segno del Battista - Fede, arte e identità a Busto Arsizio

Nel segno del Battista - Fede, arte e identità a Busto Arsizio

Data :

19 giugno 2025

Nel segno del Battista - Fede, arte e identità a Busto Arsizio
Municipium

Descrizione

Busto Arsizio Nel Segno del Battista x sitoMostra a cura di Angela Cerutti – Ufficio Musei - 26.06.2025 – 31.07.2025 - Civiche Raccolte d’Arte Palazzo Marliani Cicogna - Piazza Vittorio Emanuele II, 3 – Busto Arsizio

La festa patronale è l’occasione in cui la comunità si ritrova per celebrare le proprie radici identitarie, che sono fatte di legami, di storia condivisa, di credenze religiose, di tradizioni, di valori, di folklore e di simboli, di elementi in cui sacro e profano si fondono e si completano; un momento, dunque, di festa, ma anche di riflessione e partecipazione, durante il quale tramandare di generazione in generazione questi elementi peculiari, che rendono unica la collettività cittadina, contribuendo a rafforzare il senso di appartenenza e di identità bustocca.
In tale circostanza, dunque, le Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna, il cui compito è raccogliere, conservare e promuovere il ricco patrimonio storico-artistico della città, propongono un percorso tematico, allestito parte nella collezione permanente e parte nelle sale delle esposizioni temporanee e costituito in larga misura da opere solitamente non visibili al pubblico, perché conservate nei depositi o presso gli uffici comunali.
La mostra è articolata in cinque sezioni che, prendendo le mosse dalla figura di San Giovanni Battista, di cui si ricostruiscono le vicende attraverso gli episodi salienti della sua biografia, raccontano la storia della chiesa patronale a lui dedicata e del quartiere ad essa connesso, per poi ripercorrere attraverso fotografie storiche d’archivio alcuni eventi che hanno per protagonista la basilica ed, infine, approfondire una delle tradizioni più evocative legate alla notte del 24 giugno, la preparazione della cosiddetta “acqua di San Giovanni”.

Venne un uomo mandato da Dio ed il suo nome era Giovanni
La mostra si apre con il racconto delle vicende del Battista, figura di connessione tra Vecchio e Nuovo Testamento, ultimo profeta, primo santo e precursore di Gesù. L’annuncio della sua nascita, rappresentato dall’incisione di Emilia Bonfanti Visitazione da un dipinto del sec. XVII, è seguito dal rito della circoncisione, presente su una pittura ad olio di un autore lombardo del XVII secolo; il momento più emblematico, il battesimo di Cristo nelle acque del Giordano, è ricordato dalla scultura lignea di Antonio Urso. Di Emilio Magistretti si espongono La predicazione del Battista e le riproduzioni degli studi preparatori per gli affreschi, realizzati nel 1900 per il concorso per completamento della cupola e della navata della basilica patronale, dove si compie l’epilogo della vicenda: la decollazione del Battista e la presentazione della sua testa ad Erodiade.

La basilica di San Giovanni Battista
Fulcro della festa patronale è la chiesa di San Giovanni Battista, basilica minore dal 1948, sorta nel luogo in cui, fin dall’epoca longobarda, è testimoniata la presenza di un sacello dedicato al loro santo protettore. La chiesa, nelle attuali forme barocche, è stata eretta a partire dal 1609 su istanza del cardinale Federigo Borromeo, affidandone il progetto all’architetto Francesco Maria Richini.
L’iscrizione presente nella navata principale “guerra, peste, fame 1631” ricorda le travagliate vicende della sua costruzione; se pure già il 24 giugno 1614 si celebrava la prima messa in occasione della festa liturgica della natività del Battista, la facciata fu completata a inizio del secolo successivo da Domenico Valmagini e gli affreschi della cupola solo nei primi anni del secolo scorso, a seguito del concorso ricordato nella sezione precedente. A riprova dell’interesse e dell’importanza per la comunità della chiesa, si espongono in mostra una decina di vedute della stessa e del suo campanile quattrocentesco, vero punto di riferimento cittadino, realizzate nel corso del Novecento con diverse tecniche; tra tutte si citano qui l’acquaforte di Carlo Casanova del 1923, che ricorda la processione che si svolge in occasione della festa patronale, ed il particolare bassorilievo in ardesia di Celso Besana intitolato Busto Arsizio: Piazza San Giovanni.

San Giovanni e la contrada “Basega”
La terza sezione – curata da Erika Montedoro, conservatrice del Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Busto Arsizio – è composta da trasposizioni di cartoline storiche su tessuto Jacquard. Le immagini tessili, realizzate da Marco Bonfanti, ritraggono piazza San Giovanni, via Milano e piazza Garibaldi, con prospettiva sul campanile e riportano alla memoria l’aspetto di Busto Arsizio tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo successivo, dove la basilica figura tra gli edifici simbolo della città. Oltre all’approfondimento sulla tecnica Jacquard, omaggio alla tradizione tessile, la presente sezione racconta l’evoluzione dell’antica contrada Basega, che deve il suo nome proprio alla presenza della chiesa prepositurale.

Bello, peste, fama
Questa sezione, che prende spunto dall’iscrizione sopra ricordata, presenta una serie di fotografie della chiesa e di alcuni avvenimenti ad essa connessi, che da un lato permettono di guardare agli interni da una prospettiva differente e dall’altro testimoniano le vicende, gioiose quanto luttuose, che hanno visto la basilica quale punto di riferimento e protagonista essa stessa della vita cittadina. Una selezione di fotografie, accuratamente scelte dagli archivi di AFI - Archivio Fotografico Italiano da Claudio Argentiero, arricchisce l’esposizione, mettendo in luce gli eventi della vita cittadina che si sono svolti con la basilica e la piazza a fare da preziosa cornice.

L’acqua di San Giovanni, la riscoperta di un’antica tradizione
La sezione – curata da Costanza Mazzucchelli – è dedicata all’acqua di San Giovanni, un rito popolare un tempo molto diffuso e recentemente riscoperto e riproposto alla comunità grazie al sapiente intervento dell’erborista bustocco Giuseppe Montalto. Questa tradizione, che rappresenta in maniera esemplare la commistione di pagano e cristiano caratterizzante la religiosità popolare, è legata alla ricorrenza del solstizio d’estate, in cui la natura si manifesta nel suo pieno splendore. Per scongiurare eventi nefasti come siccità, temporali o malattie, nella notte tra il 23 ed il 24 giugno si compivano riti che univano credenze popolari, fede, conoscenze botaniche e consuetudini locali, di cui l’acqua di San Giovanni è una delle espressioni più suggestive. Introdotta da È tempo d’estate di Marco Zambrelli, nella sezione si espone una selezione di opere raffiguranti i fiori da raccogliere, una guida per la preparazione dell’acqua ed erbari storici.

In collaborazione con AFI - Archivio Fotografico Italiano e Bellezza Bio Montalto.

APERTURA dal 26 giugno al 31 luglio 2025

Orari di apertura | Opening times
lunedì chiuso | monday closed
da martedì a giovedì | from tuesday to thursday 18.00 – 22.00
venerdì | friday 9.30 - 13.00 e 18.00 – 22.00
sabato | saturday 17.30 - 22.00domenica | sunday 18.00 – 22.00

Ingresso gratuito
Incluso in Abbonamento Musei Lombardia / Valle d’Aosta

Visite guidate a cura del Servizio Didattica Museale e Territoriale
giovedì 26 giugno ore 18.30 - 19.30 visita guidata per adulti
giovedì 26 giugno ore 21.30 - 22.30 visita guidata per adulti.

Le attività proposte sono a partecipazione gratuita, con prenotazione obbligatoria tramite i link fino a esaurimento dei posti disponibili.

Si prevedono nel mese di luglio delle visite guidate gratuite condotte dalle curatrici, le cui date saranno annunciate a breve.
Per informazioni
UFFICIO MUSEI
tel. 0331 390352 | 0331 635505
museibusto@comune.bustoarsizio.va.it

UFFICIO DIDATTICA MUSEALE E TERRITORIALE
tel. 0331 390242 | 0331 390349
didattica@comune.bustoarsizio.va.it

 

website https://bit.ly/marlianicicogna
Instagram bustoarsiziomusei
Facebook Didattica Museale e Territoriale Città di Busto Arsizio.

In allegato alcune foto

Ultimo aggiornamento: 19 giugno 2025, 15:03

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