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Venerdì, 21 Gennaio 2022 13:26

Firmata una nuova convenzione con l’Università dell’Insubria

Firma convenzioneLa città conferma la sua vocazione universitaria grazie a un progetto ambizioso a cui l’Amministrazione dedicherà la massima attenzione

E’ stata firmata oggi una nuova convenzione che pone le basi per la realizzazione del terzo polo dell’Università dell’Insubria a Busto Arsizio e valorizza la vocazione universitaria della Città.

La convenzione disciplina i rapporti tra l’Università dell’Insubria e il Comune di Busto Arsizio, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo di Villa Manara e di parti dei Molini Marzoli per le attività del corso di laurea magistrale in Biomedical sciences, dei laboratori di Biochimica e di biologia molecolare e del Centro di Neuroscienze, da tempo insediati in città, nonché del corso di laurea magistrale in Scienze motorie che si trasferirà da Varese a Busto, proprio in virtù dei nuovi accordi, a partire dall’anno accademico 2022/2023.

La convenzione prevede, in particolare, la concessione a titolo gratuito per 25 anni all’ateneo di 2685 metri quadrati della Villa Manara e di oltre 3000 metri quadrati, dal piano interrato al terzo piano, dell’ala del palazzo principale dei Molini Marzoli.

E non solo: per agevolare l’insediamento del nuovo corso di laurea e adeguare gli spazi dei Molini Marzoli alle esigenze universitarie, l’Amministrazione Comunale provvederà alla realizzazione di lavori di ristrutturazione per un importo di 750.000 Euro, oltre a opere di impermeabilizzazione e di messa a norma dell’edificio. L’Università dell’Insubria si farà carico della fornitura di arredi, attrezzature e allestimenti per lo svolgimento dell’attività didattica e di ricerca.

“Questo accordo rilancia e rinvigorisce una sinergia importante per la città, ma anche per tutto il territorio, in termini di indotto – commenta la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli -. Una sinergia che rafforza la vocazione di Busto come “città del sapere”, in tandem con il forte incremento delle attività culturali, nella quale l’Amministrazione. ripone numerose e alte aspettative e alla cui felice realizzazione affida una parte consistente dello sviluppo economico. Su questa prospettiva poggia l’ingente investimento in un progetto al cui sviluppo dedicheremo massima attenzione e sul quale, con spirito di collaborazione e senso di responsabilità, siamo chiamati a vigilare. Busto sta cambiando il proprio volto in modo rapido e concreto, come piace a noi, ora la comunità sappia cogliere questa opportunità, in tanti sono chiamati a fare la propria parte, in termini anche di servizi e di capacità ricettive”.

«Si concretizza uno dei miei principali obiettivi – afferma l’assessore all’Urbanistica Giorgio Mariani -. Con questa convenzione superiamo le difficoltà del passato e diamo il via a una
nuova collaborazione, che riapre le porte al sogno di Busto città universitaria, come terzo polo dell’Insubria dopo Varese e Como. Non si tratta solo di una questione di prestigio, la presenza dell’Università può dare impulso all’economia cittadina per l’indotto che porta con sé. Non infatti è solo l’aspetto didattico e culturale da considerare, si pensi per esempio alla necessità di nuovi spazi per gli studenti che verranno da fuori: in totale, considerando anche il corso di laurea triennale in Scienze motorie, altro progetto per Busto, potremmo arrivare ad accogliere 500 studenti. Auspico quindi che gli imprenditori e gli immobiliaristi sappiano cogliere le nuove opportunità offerte dalla presenza dell’Università e contribuiscano a far crescere un’area, quella delle Nord, che si configurerà come la parte della città più giovane e proiettata verso il futuro. Intanto il nuovo insediamento universitario consente anche un più efficace utilizzo del patrimonio immobiliare comunale».

«Crescere qualitativamente e sul territorio è la mission dell’Università dell’Insubria – dichiara il rettore Angelo Tagliabue – e Busto Arsizio, città strategica per posizione, storia, vocazione, si pone come un polo dalle grandi opportunità, accanto a Varese e a Como. I nuovi spazi in città per il nostro Ateneo permetteranno di accogliere più studenti con una offerta formativa più ampia e competitiva, al passo con gli standard europei e, soprattutto, capace di preparare laureati pronti per le esigenze della realtà produttiva e del territorio. A Busto Arsizio abbiamo riattivato quest’anno anche il corso in Scienze infermieristiche in collaborazione con l’Ospedale e tra le voci del PNRR c’è il Centro per l’invecchiamento di successo impostato sulle competenze trasversali che dovrebbe essere allocato in città».

“Con i suoi poli scolastici di eccellenza, Busto sta assumendo un ruolo primario nell’ambito della formazione: questa rinnovata collaborazione ne è un’ulteriore conferma – aggiunge l’assessore alle Politiche educative Daniela Cerana –. Sottolineo anche che la convenzione prevede delle importanti ricadute sulla cittadinanza e sul sistema scolastico cittadino: l’Amministrazione è disponibile a favorire ogni forma di collaborazione che possa essere utile ad arricchire il percorso formativo dei nostri studenti e che possa rendere la città sempre più attrattiva per i giovani”.

A fronte della concessione in uso gratuito degli immobili, la convenzione prevede infatti ulteriori ricadute sul territorio: l’Università si impegnerà, oltre a mantenere insediate per la durata della convenzione le attività istituzionali già presenti a Busto, nonché il corso di laurea magistrale di Scienze Motorie, a intervenire su richiesta delle scuole cittadine su
argomenti di interesse o per corsi di aggiornamento per docenti e/o studenti;
a realizzare tirocini formativi per gli alunni delle scuole superiori, a promuovere accordi con Enti e Associazioni del territorio volti allo sviluppo di attività di volontariato in materia di istruzione e cultura.