Bando teatri 2021
Si comunica che è stato pubblicato sull'albo pretorio e nella sezione Amministrazione Trasparente - Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici - criteri e modalità l'Avviso Pubblico per l'erogazione di contributi economici alle sale teatrali aventi sede nel territorio di Busto Arsizio per l'anno 2021.
L'avviso pubblico è diretto alle società, associazioni o enti ecclesiastici aventi in proprietà o in conduzione almeno una sala nel territorio comunale, regolarmente autorizzata a svolgere la propria attività secondo le normative vigenti (R.D. 773/1931 T.U.L.P.S. e s.m.i.).
La domanda di partecipazione deve ricomprendere una relazione delle attività svolte nel triennio 2018-2020, le attività previste nel 2021 (compatibilmente con le misure restrittive anti COVID), prospetto di bilancio per la gestione della/e sala/e teatrale/i dell'anno 2021.
Il termine di presentazione delle istanze è previsto per il giorno 30.09.2021 ore 12.00.
Dal 6 agosto Green pass obbligatorio
A partire da venerdì 6 agosto, per accedere agli spazi culturali (sia all'aperto che al chiuso), sarà obbligatoria l’esibizione della Certificazione Verde anti-Covid come stabilito nel Decreto Legge n.105 del 23 luglio 2021.
L’art. 3 comma 1 prevede infatti tale obbligo anche nel caso di spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive sia negli spazi al chiuso (sale teatrali, cinematografiche, locali di intrattenimento, musica dal vivo, ecc.) sia all’aperto (compresi i luoghi circoscritti all’aperto come cortili e/o parchi di pertinenza dei luoghi della cultura, sport, spettacoli, ecc.).
Come stabilito nell’art. 3 comma 4 del DL 105/2021 per i gestori e/o i titolari delle attività, tra cui quelle relativamente agli spettacoli aperti al pubblico, e nell’art. 13 del DPCM del 17 giugno 2021 la modalità di verifica del “green pass” avverrà esclusivamente tramite app mobile “Verifica C19”.
Tale app consente la verifica delle certificazioni anche senza la necessità di una connessione internet. Sono esenti dalla verifica tramite Green Pass i soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e soggetti esenti tramite certificazione medica rilasciata secondo i criteri stabiliti dal Ministero della Sanità.
Si precisa inoltre che è confermata l’esclusiva modalità di partecipazione degli spettatori tramite posti a sedere preassegnati (art. 4 del decreto legge), rispettando sempre il metro di distanziamento interpersonale (non quindi tra le sedie, ma “testa a testa”) tranne per chi non è abitualmente convivente.
In zona bianca è prevista capienza massima del 50% per i luoghi all’aperto con massimo 5000 posti e 2500 al chiuso. In zona gialla invece 50% per luoghi all’aperto con massimo 2500 posti e 1000 al chiuso.
La funzionalità dell’app è la seguente:
1. la certificazione è richiesta dall’interessato che mostra il QR code (digitale o cartaceo);
2. l’app VerificaC19 verifica l’informazione procedendo con il controllo del sigillo elettronico;
3. l’app mostra graficamente l’effettiva validità.
Le associazioni che hanno in calendario dal 6 agosto eventi, manifestazioni, ecc. patrocinate (e non) dal Comune c/o strutture comunali, convenzionate con il Comune (es. Sala Grande del Teatro Sociale, Sala Pro Busto o le sale teatrali) o sedi private sono dunque tenute alla verifica del green pass nelle modalità sopraindicate (e riportate nelle normative successivamente elencate) verificando tramite il documento d’identità (Carta d’identità, Patente, tesserino ministeriale anche scaduto purché la persona sia riconoscibile dalla foto) l’effettiva corrispondenza tra lo spettatore e il green pass.
Come per gli eventi già realizzati precedentemente si ricorda che ogni associazione/società/ecc. ha in capo:
• la prenotazione da parte degli spettatori e la procedura di accredito prima dell’inizio dell’evento;
• la verifica del rispetto delle principali misure igienico-sanitarie da parte degli spettatori e da parte dei propri collaboratori (DPI, igienizzazione mani, ecc.)
Dal 6 agosto entra in vigore l'obbligo di verifica del greenpass per altre attività, elencate in particolare negli articoli 3 e 4 (vedi di seguito)
Art. 3. Impiego certificazioni verdi COVID-19
1. Al decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021, n. 87, dopo l’articolo 9 è inserito il seguente: «Art. 9 -bis (Impiego certificazioni verdi COVID-19). — 1. A far data dal 6 agosto 2021, è consentito in zona bianca esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19, di cui all’articolo 9, comma 2, l’accesso ai seguenti servizi e attività:
a) servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio, di cui all’articolo 4, per il consumo al tavolo, al chiuso;
b) spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi, di cui all’articolo 5;
c) musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre, di cui all’articolo 5 -bis;
d) piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, di cui all’articolo 6, limitatamente alle attività al chiuso;
e) sagre e fiere, convegni e congressi di cui all’articolo 7;
f) centri termali, parchi tematici e di divertimento;
g) centri culturali, centri sociali e ricreativi, di cui all’articolo 8 -bis , comma 1, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;
h) attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, di cui all’articolo 8 -ter;
i) concorsi pubblici.
2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano anche nelle zone gialla, arancione e rossa, laddove i servizi e le attività di cui al comma 1 siano consentiti e alle condizioni previste per le singole zone.
4. I titolari o i gestori dei servizi e delle attività di cui al comma 1 sono tenuti a verificare che l’accesso ai predetti servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni di cui al medesimo comma 1. Le verifiche delle certificazioni verdi COVID-19 sono effettuate con le modalità indicate dal decreto del Presidente del Consigliodei ministri adottato ai sensi dell’articolo 9, comma 10.
Art. 4. Modifiche al decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52
1. Al decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021, n. 87, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all’articolo 1, i commi 3 e 4 sono abrogati;
b) all’articolo 2 -bis , comma 1, primo periodo, dopo le parole «e dei reparti di pronto soccorso» sono inserite le seguenti: «nonché dei reparti delle strutture ospedaliere»;
c) all’articolo 5:
1) i commi 1 e 2 sono sostituiti dai seguenti:
«1. In zona bianca e in zona gialla, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale, e l’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19 di cui all’articolo 9, comma
2. In zona bianca, la capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 25 per cento al chiuso nel caso di eventi con un numero di spettatori superiore rispettivamente a 5.000 all’aperto e 2.500 al chiuso. In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 2.500 per gli spettacoli all’aperto e a 1.000 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le attività devono svolgersi nel rispetto di linee guida adottate ai sensi dell’articolo 1, comma 14, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74. Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui al presente articolo, nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati.
2. Le misure di cui al primo periodo del comma 1 si applicano anche per la partecipazione del pubblico sia agli eventi e alle competizioni di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP), riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali sia agli eventi e alle competizioni sportivi diversi da quelli sopra richiamati.
In zona bianca, la capienza consentita non può essere superiore 50 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 25 per cento al chiuso. In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana, sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico. Quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui al presente comma, gli eventi e le competizioni sportivi si svolgono senza la presenza di pubblico.»;
In allegato:
1. Decreto Legge 105/2021;
2. DPCM 17/06/2021;
3. Allegato B del DPCM del 17 giugno 2021 (con particolare riferimento all’art.4).
Bando 'Qualità dell'Abitare': 15 milioni di Euro in arrivo per la rigenerazione urbana del centro
Dopo la conferma dei finanziamenti legati al recupero dell’area delle Nord, dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili arriva un’altra ottima notizia per il futuro della Città.
E’ stata infatti pubblicata la graduatoria di valutazione dei progetti presentati al bando “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare” e il progetto del Comune di Busto risulta all’82esimo posto sui 271 presentati da Regioni, Città metropolitane e Comuni sopra i 60.000 abitanti.
Ciò significa che molto probabilmente arriveranno in città 15.000.000 di Euro (la cifra massima prevista dal bando) per il recupero strutturale e funzionale di edifici storici e aree del centro cittadino: l’ex Calzaturificio Borri, il Conventino, l’ex Presidio Militare Austriaco, le ex Carceri e Villa Bossi-Radetzky.
Il bando mette infatti a disposizione 3,2 miliardi di Euro e, tolti i progetti dei primi otto enti in graduatoria che sono già certamente finanziati, restano fondi a disposizione per accontentare un gran numero di Amministrazioni, tra cui appunto Busto.
La conferma si avrà a metà settembre, con la pubblicazione della graduatoria definitiva.
Come si ricorderà, il progetto presentato dal Comune di Busto riguarda la rigenerazione urbana, con un mix di funzioni (residenziale, sociale, culturale, di servizi, mobilità e sicurezza) che consentirà l’avvio di processi di rinascita economica, sociale, culturale e abitativa.
“Una grande soddisfazione; se il finanziamento sarà confermato anche alcune aree centrali della città che da tempo attendono di essere strappate al degrado ritorneranno a risplendere e non sarà solo un maquillage estetico, ma una vera e propria svolta nel sistema cittadino - afferma il sindaco Emanuele Antonelli –. Ringrazio il settore Opere Pubbliche e l’Ufficio Attrazione risorse che hanno lavorato in sinergia per arrivare a questo risultato straordinario”.
“Estendo i ringraziamenti anche all’ufficio Patrimonio per la collaborazione e l’impegno con cui si è occupato del progetto” aggiunge l’assessore all’Urbanistica Giorgio Mariani.
IL PROGETTO
L’abitare al centro
Il punto centrale della visione è la creazione di un sistema di housing sociale diffuso in 3 dei 5 ambiti di intervento. Una soluzione che permetterà di ampliare, irradiare, integrare e connettere una rete di servizi già pianificati in tutto il centro storico, creando una ricucitura e un’interazione sociale, ambientale e viabilistica.
L’ex-calzaturificio Borri
L’area Borri, un lotto da 15.000 mq, prevede un intervento di recupero di un complesso archeologico industriale di pregio di fine Ottocento. I 4 edifici del lotto, in stato di grave abbandono, ospiteranno funzioni di housing (33 appartamenti), il nuovo Polo della Musica, delle Arti performative e multimediali e spazi commerciali. Oltre a ciò, sono previsti la realizzazione di una “portineria di quartiere”, di uffici amministrativi, di un parcheggio al di sotto dell’auditorium e la riqualificazione a verde degli spazi e delle piazzette circostanti
L’ex-conventino
Tra gli immobili più antichi della città, l’ex Conventino ospiterà 16 appartamenti distribuiti a ballatoio e attività commerciali lungo un circuito che lo collega ad altri edifici pubblici. I cortili interni di questa struttura e le aree circostanti diventeranno un vero e proprio giardino a disposizione della città, delle famiglie e delle iniziative pubbliche all’aperto.
L’ex-presidio militare
Lo stabile più centrale di tutti è l’ex Presidio Militare, una struttura di 900mq che necessita di un risanamento conservativo, anche strutturale. Da ufficio pubblico, non più in grado di assolvere le proprie funzioni, diventerà residenza.
La villa Radetzky
La Villa Bossi-Radetzky, edificio di 1.100 mq in neoclassico tardivo di tre livelli fuori terra e un seminterrato, è stata scelta per le sue caratteristiche strutturali per ospitare spazi e attività aperte al pubblico. Vi sorgerà il nuovo centro dedicato alla fotografia, con bookshop e caffetteria.
Le ex-carceri austro-ungariche
Le ex Carceri, un’architettura di 850 mq, 3 piani di altezza e un fronte architettonico militare, serviranno a integrare e ampliare gli spazi e gli ambiti della vita culturale della città, collegandosi alle iniziative dei vicini Biblioteca e Museo Civico, in cerca di nuovi spazi e opportunità di sviluppo (sedi per eventi, sale studio, luoghi di ritrovo…). Anche in questa sede, così come per l’area Borri, è prevista la realizzazione di una “portineria di quartiere”.
Trasporto pubblico locale: al via la ristrutturazione del servizio urbano di Busto Arsizio
È stato presentato questa mattina il nuovo progetto di riorganizzazione generale delle linee di autobus urbane ed extraurbane che servono la città di Busto Arsizio.
Il piano, sviluppato dall’Agenzia per il TPL del Bacino di Como, Lecco e Varese su richiesta del Comune di Busto Arsizio e in collaborazione con il gestore del servizio STIE Spa, rappresenta una prima fase di realizzazione del più ampio progetto di ristrutturazione del servizio urbano di Busto Arsizio, previsto dal Programma di Bacino dell’Agenzia che si aggiorna con questo progetto. Lo scopo è quello di favorire l’intermodalità tra le varie possibilità di trasporto e definire un’unica rete integrata, in modo da rendere significativamente più agevole spostarsi da Busto Arsizio verso altre destinazioni in provincia e regione, proseguendo il proprio viaggio in treno o con altre autolinee su gomma.
Alla conferenza stampa di presentazione del progetto erano presenti il Sindaco e Presidente della Provincia Emanuele Antonelli; la Consigliera provinciale delegata ai trasporti Maria Paola Reguzzoni; l’Assessore alla Sicurezza Massimo Rogora; il Presidente Angelo Colzani, il Vicepresidente Ambrogio Mazzucchelli, il Direttore Daniele Colombo per l’Agenzia TPL di Como, Lecco e Varese e, infine, il Direttore Generale di STIE Annarita Polacchini con l'Amministratore delegato Pieluigio Zoncada.
La riorganizzazione sarà realizzata in due fasi, con partenza il 26 luglio 2021. La prima fase si concentrerà sullo spostamento dei capolinea presso le stazioni ferroviarie di Busto Arsizio mentre nella fase successiva verranno attivate alcune delle linee previste dal progetto di ristrutturazione complessiva della rete su scala sovralocale.
Fase 1: spostamento dei capolinea alle stazioni ferroviarie
Le novità presentate oggi prevedono lo spostamento dei capolinea nei piazzali delle stazioni ferroviarie RFI e FN di Busto Arsizio, con la conseguente soppressione di tutti i capolinea collocati in piazzale Solaro, presso l’Ospedale. Questo passaggio permetterà di attivare, presso le stazioni stesse, dei nodi di interscambio serviti da tutte le linee senza che ciò comporti modifiche sostanziali ai percorsi degli autobus.
Il piazzale della stazione FS accoglierà i capolinea delle linee urbane 2, 3 e 5/55 nonché di alcuni servizi extraurbani. Il piazzale della stazione FN, invece, ospiterà il capolinea della linea extraurbana H601 che offrirà collegamenti dai comuni della Valle Olona al servizio ferroviario dell’asse Milano-Malpensa/Novara, andato perduto con la chiusura della storica stazione di Castellanza.
Nel dettaglio, ecco quali saranno le modifiche:
• Linee 2 e 3: il capolinea viene spostato in piazzale Volontari della Libertà (stazione FS) mentre il percorso di linea non cambia. Vengono aggiornati i tempi di percorrenza, rendendoli adeguati a garantire un servizio regolare in base alle criticità viabilistiche. Vengono poi aumentate le corse nell’arco della giornata al fine di garantire un servizio cadenzato durante l’intera giornata;
• Linea 5/55: il percorso viene modificato per consentire lo spostamento del capolinea in stazione FS e aggiornare i tempi di percorrenza della linea, non più adeguata alle attuali condizioni viabilistiche;
Il nuovo percorso è il seguente: S. Anna – ospedale – Redentore – cimitero – Sacconago – Liceo scientifico – stazione FN – centro – stazione FS.
Viene soppressa la tratta stazione FS - Duca d’Aosta - Ospedale, servita comunque dalle linee 2 e 3 con frequenze regolari per tutta la giornata;
• Linea H601: il capolinea viene spostato alla stazione FN (via Monti) con un nuovo percorso attraverso il centro città;
• Linea 650: viene effettuato un nuovo percorso in zona ospedale per evitare la sosta in p.le Solaro;
• Linea 760: il capolinea viene spostato alla stazione FN (via Monti) con un nuovo percorso attraverso il centro città;
• Linea 880: viene effettuato un nuovo percorso attraverso il centro città ed in zona ospedale, capolinea spostato in stazione FS;
• Linea Z625: a partire da fine agosto il capolinea viene spostato in stazione FS;
• Le linee 1/11 e “navetta” restano invariate;
• Il percorso su via Biancardi viene eliminato con deviazione di tutte le linee su via Mameli.
“Mentre stanno prendendo forma i lavori per la sostituzione dell’illuminazione pubblica – alcune vie sono già interessate dalle opere -, molte strade sono interessate da nuove asfaltature che migliorano gli aspetti di sicurezza e viabilità, i parcheggi on street e off street vengono governati con la migliore tecnologia possibile e sono stati sostituiti tutti i parcometri utilizzando le tecnologie più evolute sul mercato, mentre senza sosta stiamo operando sulle strade cittadine per implementare la sicurezza, costruendo e posizionando i dossi rallenta traffico, proprio in coincidenza con la partenza dei lavori per il posizionamento di nuove piste ciclabili, oggi sono orgoglioso di presentare una profonda ristrutturazione del TPL che interessa la nostra Città” commenta il sindaco Emanuele Antonelli“Erano veramente tanti anni che si voleva liberare uno spazio importante davanti all’entrata storica del nostro ospedale e finalmente adesso ci siamo riusciti. Ne guadagnerà il quartiere di San Giuseppe, ne avranno un grande beneficio tutti i cittadini che hanno la buonissima abitudine di utilizzare i mezzi pubblici. Infatti, va precisato che lo spostamento presso le stazioni dei capolinea dei bus urbani e sovraurbani, non avrà ripercussione alcuna sui percorsi dei mezzi.Ringrazio l’assessore Massimo Rogora e la Polizia locale che hanno curato gli aspetti amministrativi e hanno in serbo anche modifiche ai percorsi per rendere ancora più utile il servizio pubblico. Ringrazio ovviamente anche l’Agenzia del TPL, la STIE, la consigliera provinciale delegata ai trasporti Paola Reguzzoni», conclude Antonelli.
«Sono fiero e contento che un sogno inseguito da tre anni e mezzo sia finalmente realtà: togliamo gli autobus da piazzale Solaro dove la situazione era davvero indecorosa e realizziamo anche nuovi capolinea che rappresentano il primo passo di un sistema integrato ferro - gomma, su cui si innesteranno anche i nuovi progetti di piste ciclabili - aggiunge Max Rogora, assessore alla Sicurezza -. Sulle stazioni stiamo lavorando tantissimo, anche con un nuovo sistema di video sorveglianza per migliorare la sicurezza della stazione centrale, e ricordo tutto l'impegno per la realizzazione dei parcheggi gratuiti in viale Venezia e via Rovereto, insomma un lavoro a 360 gradi per migliorare viabilità e sistema dei trasporti in città e facilitare i pendolari. Le novità di questi giorni sono la ciliegina sulla torta e spero che il nuovo assessore possa continuare lungo questo percorso». «Tengo a rassicurare i residenti delle zone dei capolinea: non aumenterà l'inquinamento perché, grazie all'impegno dell'Agenzia di bacino e di Stie, il nostro parco mezzi tra i più giovani della provincia e quindi meno impattante sull'ambiente - continua l'assessore -. Aggiungo anche che il 26 si parte con il nuovo assetto, ma se ci saranno dei problemi siamo pronti a verificare la possibilità di introdurre delle modifiche. Concludo con un auspicio: spero che queste novità incentivino l'utilizzo dei mezzi pubblici; sarebbe davvero un modo per migliorare la qualità dell'aria e dell'ambiente».
“Lo spostamento e la collocazione dei capolinea era un problema atavico, come Agenzia di Bacino, Provincia e Comune abbiamo pensato di collocarli in aree che avessero un senso e in particolare dove arriva il ferro, e quindi in prossimità delle due stazioni, in modo da dare continuità al trasporto pubblico e permettere l’intermodalità ferro-gomma – sostiene Paola Reguzzoni -. Busto è una città attrattiva, sia per motivi di lavoro che di studio, sia da Varese che da Milano, è giusto dare continuità al treno con gli autobus. Questo è il primo passo rispetto alla grossa rivoluzione che sarà determinata dalla gara per il servizio in Provincia di Varese”.
«Il progetto che partirà questo mese prevede una importante riorganizzazione del servizio ed incrementi di frequenza delle corse allo scopo di realizzare un servizio più coerente ai bisogni di mobilità attuali e futuri della cittadinanza – afferma il Presidente dell’Agenzia ing. Angelo Colzani - In particolare sono previste numerose modifiche al servizio delle linee urbane ed extraurbane che andranno a definire una nuova rete di trasporto pubblico più integrata e quindi rendere più competitiva la mobilità pubblica. Come per ogni nuova iniziativa, anche in questo caso il servizio verrà monitorato per accertarsi che corrisponda alle necessità degli utenti. A conferma che l’Agenzia TPL crede in questo progetto, il costo aggiuntivo del servizio così potenziato sarà sostenuto dall’Agenzia stessa, per un importo per l’anno 2021 di circa 82 mila euro».
«STIE Spa ha partecipato in maniera proattiva alla predisposizione del nuovo programma di esercizio - dichiara il Direttore Generale dell’azienda, ing. Annarita Polacchini - dando prova della propria volontà di migliorare in maniera costante il servizio, in collaborazione con Agenzia TPL e Comune di Busto Arsizio. Ci aspettiamo che il rafforzamento dell’interscambio presso le Stazioni e il cadenzamento delle linee, migliori in maniera significativa, il servizio urbano ai cittadini di Busto Arsizio e la frequentazione dello stesso. L’introduzione di questa ristrutturazione nel periodo estivo ci permetterà di monitorare ed eventualmente apportare i necessari correttivi. STIE è impegnata nel continuo miglioramento della qualità dei servizi resi, sotto i profili della sicurezza, del confort e informazione alla clientela e della sostenibilità ambientale».
Modalità di accesso ai servizi comunali - Novità per Ufficio Protocollo e Ufficio Relazioni con il Pubblico
In questi giorni sono state modificate le modalità di accesso ad alcuni servizi comunali.
In particolare, non è più necessario prendere l’appuntamento per accedere all’Ufficio Protocollo: l'orario di apertura al pubblico è da lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 12.00, mercoledì anche dalle 14.30 alle 16:30.
L' accesso è consentito ad un solo utente per volta osservando tutte le norme previste per la prevenzione del contagio. E' previsto l' obbligo di indossare la mascherina. Si invita in ogni caso l'utenza a prediligere la modalità telematica per l'invio di istanze indirizzandole alla PEC istituzionale protocollo@comune.bustoarsizio.va.legalmail.it, abilitata a ricevere anche da indirizzi di posta elettronica non certificata.
L’Ufficio Relazioni con il Pubblico è stato invece accorpato all’ufficio comunicazione interna ed esterna sito al primo piano del Palazzo municipale: da lunedì 19 luglio non sarà quindi più accessibile da Via Candiani.
Fino alla fine del periodo estivo, l’ufficio sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 senza appuntamento. Il numero di telefono è sempre lo 0331/390309
Da lunedì 19 luglio, le carte di identità verranno consegnate ai cittadini nell'ufficio posto al primo piano nell’atrio delle vedute, dalle ore 9,00 alle ore 12,00.
Per informazioni relative alle richieste dei certificati di idoneità dell'alloggio è possibile rivolgersi all'Ufficio Controllo del Territorio al numero 0331 390 278.
Una nuova velostazione alla Stazione RFI
Una stazione sempre più a misura di cittadino grazie alla nuova velostazione di Busto Arsizio, realizzata da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) in collaborazione con FERROVIENORD (Gruppo FNM) e Trenord per rendere integrata e sostenibile la mobilità collettiva e favorire l’intermodalità.
L’opera è stata inaugurata oggi alla presenza del sindaco Emanuele Antonelli, dell’assessore all’Inclusione sociale Osvaldo Attolini, del presidente di FERROVIENORD Paolo Nozza, accompagnato dal responsabile unità valorizzazione Andrea Di Renzo, del responsabile Canali di Vendite e Front Office di Trenord Angelodomenico Brienza, del responsabile fabbricati viaggiatori area nord ovest di RFI Giovanni Gualario.
“Questo è il fiore all’occhiello che mancava alla stazione – ha osservato Antonelli -. Un servizio per i pendolari che ci permetterà di anche di avere maggiore decoro sia nell’area esterna, sia dentro la stazione. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato a questo obiettivo, che ben si integra nei progetti di mobilità dolce, penso ad esempio alla pista ciclabile che collegherà questa stazione a quella di Castellanza, dove già esiste una velostazione simile a questa”.
Nell’occasione il sindaco ha sottolineato anche che di recente l’Amministrazione ha realizzato una rampa che rende agevole per i disabili l’accesso alla stazione dal parcheggio di viale Venezia.
La velostazione, situata direttamente sul primo marciapiede di stazione, può accogliere fino a 38 biciclette in uno spazio di 120 mq e utilizza le soluzioni tecnologiche e il know how messo a disposizione da FERROVIENORD, scelto da RFI come best practice del settore.
Il servizio di parcheggio biciclette è disponibile gratuitamente per i possessori della tessera elettronica Trenord “IO VIAGGIO”. Le modalità per accedere alla velostazione sono indicate sul sito www.trenord.it nell’area “Vantaggi per abbonati”.
La velostazione avrà due accessi, uno su piazza Volontari della Libertà e uno da cui sarà possibile accedere direttamente alla stazione.
Il parcheggio sarà aperto negli orari di apertura della stazione (5.30-1.00).
L’investimento complessivo di RFI è stato di circa 89 mila euro.
La nuova velostazione a Busto si aggiunge ad altri 26 punti per il parcheggio biciclette disponibili in Lombardia su rete FERROVIENORD. A Busto Arsizio il servizio è attivo anche presso lo scalo di Busto Nord; a questo si aggiungono le stazioni di Bollate Centro, Bollate Nord, Bovisio Masciago, Milano Bruzzano Parco Nord, Castano Primo, Castellanza, Cesano Maderno, Cesate, Cislago, Como Borghi, Cormano-Cusano Milanino, Garbagnate Milanese, Garbagnate Parco delle Groane, Gerenzano-Turate, Grandate Breccia, Meda, Merone, Novate, Rovato FN, Saronno, Turbigo, Vanzaghello-Magnago, Varedo, Varese Nord, Varese Casbeno.
Avviso di consultazione pubblica per l'aumento del capitale sociale di Agesp SPA
Si rende noto l’avvio della consultazione pubblica relativa al procedimento di autorizzazione alla sottoscrizione di aumento di capitale sociale di Agesp. S.p.A.
IFTS di Busto Arsizio vincenti: pubblicata la graduatoria dei progetti finanziati dalla Regione
“Un vero successo di squadra”, queste le prime parole del sindaco Emanuele Antonelli dopo la pubblicazione della graduatoria dei progetti di istruzione e formazione tecnica superiore presentati sull’avviso approvato con decreto n. 4345 del 30 marzo 2021, con cinque istituti di Busto (oltre a uno, l’ISIS Facchinetti a Castellanza), finanziati da Regione Lombardia su 92 domande presentate e un sesto, l’ITE Tosi, ammesso, anche se non finanziato.
Ai primi tre posti della graduatoria, tre IFTS di Busto Arsizio.
“E’ il riconoscimento del valore del sistema IFTS di Busto che dimostra la bontà delle scelte fin qui operate dall’Amministrazione comunale, che, in passato, ha ritenuto opportuno entrare a far parte di una Fondazione e ospitare e gestire un corso biennale sul tessile – afferma il sindaco -. Oggi le fondazioni e gli istituti operanti sul Territorio sono in numero maggiore e le competenze e le capacità di gestione e programmazione dei corsi si intersecano con l’intelligente scelta delle nostre aziende che hanno intuito prima di ogni altra realtà la bontà dell’operazione e la sua plusvalenza.
Il Comune è vicino a queste organizzazioni e ne riconosce la forte carica sociale ed educativa e opera a fianco di ciascuna di esse per stimolare la crescita economica e con essa l’inclusione sociale.
Siamo grati a tutti coloro che hanno condiviso con noi questo percorso, prima fra tutti i dirigenti degli IFTS i cui progetti sono stati ammessi e finanziati e a seguire alle aziende che hanno creduto in questi progetti, senza dimenticare enti come la Camera di Commercio di Varese che mette a disposizione i propri spazi di Malpensafiere per i corsi”.
Esce positivamente anche la Provincia di Varese con 9 IFTS in graduatoria, tutti finanziati, con l’eccezione del ricordato ITE Tosi.
“I dati ci confortano nella convinzione che gli IFTS costituiscano uno strategico settore per garantire l’occupazione giovanile e i dati dimostrano che il 95% degli iscritti trova immediatamente lavoro al termine dei corsi.
Infine, ricordo che gli Istituti di formazione e specializzazione sono previsti anche dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e in quel piano sono tanti i milioni di euro che verranno immessi nel settore: noi ci faremo trovare preparati” conclude Antonelli.
Raccolta firme per referendum abrogativi
Presso l’Ufficio elettorale sono depositati i moduli necessari alla raccolta firme per 6 richieste di referendum abrogativi, annunciati sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 132 del 04 giugno 2021, sui seguenti temi:
- Separazione delle carriere dei magistrati
- Limiti agli abusi della custodia cautelare
- Abolizione del decreto Severino
- Riforma del CSM
- Responsabilità diretta dei magistrati
- Equa valutazione dei magistrati
La scadenza per la raccolta delle firme è fissata per il 30 settembre 2021.
L'Ufficio Elettorale è aperto da lunedì a sabato, dalle ore 08.30 alle ore 12.30. L'ingresso viene regolato da un messo comunale, non è necessaria la prenotazione.
Busto Arsizio protagonista del progetto regionale di rigenerazione urbana 'FILI'
Presentato oggi ufficialmente FILI, uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana ed extraurbana in Europa, promosso da FNM, FERROVIENORD e Trenord insieme a Regione Lombardia.
Il progetto coinvolge con interventi di ammodernamento, rifacimento e rinnovamento le stazioni di Milano Cadorna, Milano Bovisa, Saronno e Busto Arsizio e le aree ad esse adiacenti, con un intervento di oltre 188.000 metri quadrati, che arriverà a interessare progetti per un totale di 2 milioni di metri quadrati all’interno della Lombardia. FILI comprende inoltre la piantumazione di 800.000 alberi in circa 41.000 ettari attraverso 24 Comuni, la creazione di una superstrada ciclabile di 72,7 km fra la stazione di Milano Cadorna e Malpensa, la realizzazione di una Foresta Sintetica Pensile presso la stazione Milano Cadorna che produrrà ossigeno per la città di Milano (info:https://fili-fnmgroup.it/press-fili-lombardia/)
Il sindaco Emanuele Antonelli ha presentato la parte del progetto che riguarda la stazione delle Ferrovie Nord e l'area circostante.
Di seguito il testo del suo intervento:
"E' un onore per me e per la città che rappresento far parte di questo grande progetto di rigenerazione urbana che avrà un ruolo importante per futuro del nostro territorio, oltre che per la città di Busto.
Mi congratulo innanzitutto per il titolo che avete scelto per questa giornata, "FILI: la Lombardia tesse il suo futuro”: da bustocco non posso non essere felice di questa citazione che rimanda al mondo del tessile, e quindi all’identità di Busto, città che è cresciuta grazie al tessile e che continua a contare sul tessile per il suo presente e il suo futuro, con modalità nuove e moderne.
Tanti fili creano un tessuto.. oggi vi presento il filo bustocco di questo tessuto fatto di città e di territori che hanno in comune un’infrastruttura storica e imprescindibile, le Ferrovie Nord. Che hanno in comune la presenza di stazioni che da sempre hanno rappresentato un punto di riferimento per cittadini ed imprese.
Il progetto sulla stazione FN di Busto si inquadra all’interno di un vasto ambito di trasformazione (172.871 mq) del PGT di Busto Arsizio denominato Ambito di Trasformazione 3 FN che ha come scopo la promozione della città pubblica, accessibile e verde, a servizio dei cittadini, dove spazi pubblici e privati possano trovare una relazione sinergica.
L’ambizione è quella di rigenerare la parte sud della Città, luogo di primo insediamento industriale e ferroviario che troverà una nuova centralità che permetterà la riattivazione dei collegamenti urbani e farà da volano per lo sviluppo delle aree circostanti.
L’obiettivo è il superamento di una storica cesura della città dovuta alla linea ferroviaria che dalla seconda metà dell’800 ha separato la parte sud della città di Busto Arsizio dal suo centro storico. Una sorta quindi di cucitura, tornando alla metafora del tessile, che riparerà un’ importante ferita del tessuto urbano, partendo proprio dalla stazione. Sarà una cucitura verde, un parco urbano che, seguendo il sedime dei binari per oltre un chilometro di lunghezza, sostituirà i parcheggi esistenti e un’ area, creata dall’ interramento della linea del ferro avvenuta negli anni ’90, che, per la sua parte pubblica, è senza alberature, interamente impermeabilizzata e che produce isole di calore e problemi idraulici di smaltimento delle acque meteoriche.
Una infrastruttura capace di produrre ossigeno e di diventare luogo catalizzatore di nuovi sistemi di relazioni. Percorsi pedonali nel parco, mobilità ciclabile, piccole piazze, aree di sosta nel verde all’ombra degli alberi o coperte da pensiline, attrezzature sportive leggere, spazi di gioco per i più piccoli, attività commerciali che ravvivano i luoghi, un insieme di attrezzature per rendere abitabile lo spazio aperto 365 giorni all’anno.
La grande dimensione dell’ambito trova a nord e a sud rispetto al parco lineare, spazi per interventi privati caratterizzati da un ricco mix funzionale (residenziale, commerciale, terziario).
In direzione est-ovest il parco lineare collega e recupera tre luoghi prioritari: a ovest la caratteristica struttura dell’ex macello, al centro la stazione ferroviaria, a est l’area parcheggio in cui si svolge il mercato settimanale della città.
L’ex macello è oggetto di partecipazione a un bando di finanziamento nazionale. Mentre l’area del mercato ha già ricevuto un importante finanziamento di quindici milioni di euro nell’ambito di un bando di rigenerazione urbana e sociale promosso da Regione Lombardia. I 3 luoghi acquisiscono così rilevanza di vere e proprie polarità pubbliche collegate dalle linea verde del parco.
Il parco si sviluppa per buona parte al di sopra del tunnel della ferrovia realizzato in cemento e pertanto necessita di stratificare un cospicuo strato di terreno vegetale per consentire la piantumazione di alberature e arbusti movimentando a quote differenziate il suo livello verde. Un parco che non risulta pianeggiante e che all’approssimarsi della stazione, che si frappone in mezzo, per mantenere la propria continuità e al contempo garantire il funzionamento del sistema stazione, cogliendo tutte le valenze e opportunità di rigenerazione prodotte da un luogo generatore di grandi flussi di persone, si alza ulteriormente di quota con le sue alberature e percorsi sino alla copertura della stazione stessa (+5 mt). Il tetto piano si trasforma in una grande area di sosta sopraelevata a sua volta coperta con l’introduzione di una grande pensilina.
La stazione rimane alla quota urbana e viene arricchita all’intorno da attività di servizio (parcheggio coperto e velostazione) e da nuove attività commerciali in relazione con il parco e la città. Agli estremi, due piazze poste a livello urbano diventano i punti di accesso alla parte di parco che inizia a salire e si caratterizza per una parte centrale a verde pensile.
A nord, in affaccio su via Monti, un lungo portico svolge la funzione di galleria commerciale e di filtro verso l’ingresso alla stazione che diventa realmente passante valorizzando l’accesso sud con l’introduzione della stazione dei bus e di un parcheggio multipiano. Al di sopra, oltre alla nuova piazza coperta, svettano alcune strutture verdi verticali caratterizzate da un mix di verde naturale e tecnologico capace di produrre grandi quantità di ossigeno per migliorare la qualità dell’aria.
La stazione FN di Busto Arsizio così ripensata trova un affaccio e un rapporto diretto verso il centro storico della città, riallacciando la cesura nord - sud grazie al parco in quota e ad un portico/galleria commerciale che diventa vero e proprio affaccio urbano verso nord.
Spina dorsale del sistema est-ovest è il largo viale ciclo-pedonale di 6 metri di larghezza, alberato a filare con differenti specie a caratterizzarne i due lati e differenti movimenti del suolo circostante.
Una lunga connessione che s’innesta sulla superstrada ciclabile Milano Cadorna-Malpensa promossa con altro progetto da Regione Lombardia. Sullo sfondo, a chiudere la prospettiva, si stagliano le torri verdi (naturale e tecnologico) quali landmark che riscattano ed evidenziano in altezza la linea orizzontale del nuovo parco.
Anche grazie a questo progetto strategico, Busto potrà rappresentare un polo attrattivo e alternativo, dove tanti cittadini potranno trovare casa, lavoro, opportunità. Una città a misura di persona, una città moderna e innovativa, con tante eccellenze e ricca di aree accoglienti e inclusive come quella che ho presentato oggi.
Ringrazio Ferrovie Nord, la Regione, il Politecnico di Milano, in particolare il prof. Michele Ugolini, l’europarlamentare Isabella Tovaglieri che da assessore all’Urbanistica ha dato il via alla rinascita dell’area delle Nord come la chiamiamo a Busto e all’attuale assessore Giorgio Mariani e al suo staff che stanno seguendo con grande impegno il progetto".