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Nuova caserma Carabinieri 8Con una cerimonia molto intensa e partecipata è stata inaugurata questa mattina, venerdì 21 febbraio, la nuova Caserma dei Carabinieri di via Bellini.
La cerimonia di inaugurazione, organizzata dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Varese con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale, è stata scandita da alcuni momenti molto significativi come la consegna delle bandiere e alzabandiera, l’omaggio ai Caduti e la benedizione dello stabile, accompagnata dalle note della Fanfara dei Carabinieri.
Una settantina i Carabinieri che già hanno traslocato nei giorni scorsi nella nuova sede che è stata realizzata su un’area comunale di circa 3.650 mq.
Il Comune si è occupato anche degli interventi necessari per adeguare e ripristinare la funzionalità della struttura, concordando con il Ministero le opere necessarie.

“Certamente non possiamo dimenticare gli inizi faticosi, gli intoppi e gli inciampi, le differenti valutazioni tecniche, ma non politiche, i momenti meno propizi che facevano apparire un miraggio la nuova caserma - ha detto il sindaco Emanuele Antonelli - .Qui non posso non ringraziare tutti coloro che in questi anni, a livello statale, regionale e locale, sono intervenuti portando la loro sensibilità e le loro competenze nella ricerca di condivise soluzioni: a tutti va il mio personale ringraziamento e, credo, di tutta la Città. Il gioco di squadra che aveva già consentito di dotare la Polizia di Stato di una sede fra le migliori di Lombardia, ha permesso di raddoppiare con la Caserma per i Carabinieri. La percezione di #sicurezza che promana da strutture così importanti sarebbe però nulla senza le persone che queste strutture vivono e lavorano”.
"Oggi qui, eleviamo il nostro senso dello Stato a livelli molto alti; vorrei che i cittadini di Busto e dell'intera Provincia accogliessero l'invito a non dimenticare – o peggio – ignorare il lavoro oscuro di queste persone, facilitandone il compito, come si conviene a cittadini attenti, non rifuggendo dal denunciare chi infrange il patto sociale, ma soprattutto rispettando chi, in divisa, con abnegazione, sacrifica a volte se stesso per il bene comune. Inaugurare una nuova sede dei Carabinieri non significa fare passerella. Il mondo è cambiato negli ultimi anni molto velocemente, l'Arma dei Carabinieri, fortunatamente, è rimasta quella delle origini, amica e custode, vigile e discreta, severa - quando serve – ma educativa. Grazie ancora per tutto quello che fate per i cittadini di Busto Arsizio e benvenuti nella vostra nuova casa".

Facendo seguito alla nota Protocollo G1.2019.0034092 del 11/10/2019 e alla news on-line rilasciata l’1/1/2020, con la presente si informa che a partire dalla data del 17/1/2020 è disponibile il Servizio Telematico Ge.T.Ra.-Gestione Torri di Raffreddamento, attraverso il quale notificare al Comune e senza soluzione di continuità alle ATS, la presenza degli impianti di raffreddamento e le informazioni di cui alla “Scheda per la registrazione al catasto comunale delle torri di raffreddamento-condensatori evaporativi” prevista dal comma 5 dell’articolo 60 bis1 della Legge regionale 33/2009 “Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità” (aggiornato con art. 36, comma 1, lett. a della l.r. 6 giugno 2019, n. 9).
Il Servizio Ge.T.Ra. è raggiungibile all’indirizzo https://www.previmpresa.servizirl.it/getra/ I proprietari, caricando i dati degli impianti di raffreddamento nelle apposite maschere, entro il 28.02.2020, inviano tramite il servizio on line, senza oneri aggiuntivi, la notifica e successivamente ogni nuova installazione, ogni modifica ed ogni cessazione permanente (entro novanta giorni). I funzionari comunali accedendo al sito potranno vedere le schede caricate dalle aziende site sul territorio di competenza. L’utilizzo del servizio Ge.T.Ra. garantisce ai Comuni, inoltre, l’immediata fruibilità del dato anche alle ATS senza l’onere di ulteriori invii da parte dei medesimi.
Ove la notifica fosse già stata inviata, si invita cortesemente il proprietario ad una nuova trasmissione attraverso il servizio on-line, che gli consentirà di disporre del relativo archivio, oltre che di concorrere alla creazione del “Catasto delle torri di raffreddamento – condensatori evaporativi” del quale i Comuni sono titolari ai sensi della Legge Regionale citata.
La notifica attraverso il servizio, infatti, assegna a ciascun impianto di raffreddamento un univoco numero di registrazione regionale a cui il proprietario dovrà sempre riferirsi nel caso di un aggiornamento dei dati e a cui le ATS, nel sistema Impres@-BI, assoceranno i relativi controlli.
Indicazioni operative di accesso:
• Proprietari impianti: accedere al servizio Ge.T.Ra. con la propria CRS/CNS(è richiesto il PIN) /SPID e seguire le istruzioni del manuale d’uso “Guida per l’utente Proprietario Impianto”
• Comuni: accedere al servizio Ge.T.Ra. con la propria CRS/CNS(è richiesto il PIN) /SPID e seguire le istruzioni del manuale d’uso “Guida per l’utente Comune”
• ATS: il referente per l’accesso ai servizi della Prevenzione, una volta abilitato, potrà a sua volta abilitare altri utenti della propria ATS attraverso la funzionalità Gestione dei Gruppi. L’accesso avviene tramite CRS/CNS (è richiesto il PIN) /SPID e secondo le istruzioni del manuale d’uso “Guida per l’utente ATS”.

Assistenza Telefonica: Contattare il numero verde "800.070.090" (orari da Lun a Ven non festivi dalle 09.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30) specificando all'operatore che viene richiesta assistenza per il Servizio "Ge.T.Ra.".
Assistenza via E-Mail: Inviare una mail all'indirizzo "spoc_prevenzione@lispa.it" indicando come oggetto la parola "Ge.T.Ra.".

Allegato: File GETRA_manuale_utente_proprietario (vers.1.1).pdf

Novità viabilistiche nel quartiere di sant’Edoardo.
In questi giorni sono stati posizionati i cartelli che indicano sensi unici e gli altri provvedimenti che renderanno più fluida e soprattutto più sicura la circolazione nelle vie Borgognone, Turbigo, Castelmorrone e Luini:

• doppio senso di circolazione in Via Turbigo - tratto da Via Parma a Via Pirandello - con obbligo di fermarsi e dare precedenza all’incrocio con Via Pirandello;

• doppio senso di circolazione in Via Castelmorrone, tratto da Via B. Luini a Via Magenta, con obbligo di fermarsi e dare precedenza in Via Castelmorrone, all’incrocio con Via Magenta e direzione obbligatoria a destra;

• divieto di sosta e fermata in Via Castelmorrone – tratto da Via B. Luini a Via Magenta, su ambo i lati;

• inversione del senso unico di marcia in Via B. Luini – tratto da Via Castelmorrone a Via Borgognone. Transito consentito verso Via Borgognone e conseguenti direzioni obbligatorie;

• inversione del senso unico di marcia in Via Borgognone, tratto da Via B. Luini a Via Turbigo con le conseguenti direzioni obbligatorie;

• inversione del senso unico di marcia in Via Turbigo, tratto da Via Borgognone a Largo Ticino, con le conseguenti direzioni obbligatorie;

• sosta libera consentita in Via B. Luini, tratto da Via Castelmorrone a Via Borgognone, sul lato dei civici dispari;

• limite massimo di 30 km/h in Viale Pirandello in prossimità dell’attraversamento pedonale rialzato, adiacente Via Turbigo.

Giovedì, 20 Febbraio 2020 10:31

Al via la XVI edizione di Filosofarti

FilosofartibannerPrende il via il 21 febbraio la XVI edizione di Filosofarti, festival che promuove la diffusione delle relazioni fra arte e filosofia generando un circuito virtuoso che coinvolge alcune città della Provincia, tra cui Busto Arsizio.
Il tema di quest’anno “DOXA-EPISTEME (OPINIONE-VERITA’)” sviluppa la domanda di fondo di ogni essere umano, ovvero la ricerca della verità in una continua ricerca di affrancamento da false opinioni che si spacciano per certezze: del resto, la filosofia e ogni forma di pensiero che si fa ‘concreto’, come è l’arte, sono di per sé tensione verso la verità, sia quest’ultima declinata dal punto di vista razionale/scientifico o da quello teologico/religioso nonché, nell’era dei social, da quello dei media e della una società ‘trasparente’ e ‘liquida’ da essi prodotta.
“La città anche quest'anno conferma la propria convinta #partecipazione al sempre elevato "momento del pensiero" che è 'Filosofarti' e lo fa con il patrocinio e l'offerta degli spazi, #luoghi della #cultura, preziosi contenitori di pari contenuti – afferma la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli-. Ciò nell'auspicio, che muove a consapevolezza, di arricchire certamente la propria #offerta culturale e, nel contempo, di contribuire ad alimentare un #dialogo aperto, senza confini, quale è - e deve essere - quello che parla il linguaggio della cultura”.

30ANNI 70ANNI 1Quest’anno si celebrano due anniversari molto importanti per due istituzioni culturali cittadine: le Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna compiono 30 anni, la Biblioteca comunale G.B. Roggia ben 70.
“Perchè la cittadinanza sia consapevole di questi due anniversari e riattivi la propria attenzione su questi due luoghi così di cultura così importanti”, come ha osservato la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli, l’Amministrazione ha fatto realizzare due loghi celebrativi che compariranno sul materiale promozionale relativo alle attività che si svolgeranno alle Civiche Raccolte e in Biblioteca nel 2020.
Gli importanti compleanni verranno inoltre festeggiati con due manifestazioni speciali in fase di programmazione: “l’attenzione ai luoghi della cultura, intesi sia come contenitori sia come contenuti essi stessi, è dovuta in quanto presidi contro il degrado”. 

Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Cicogna

Era il 1960 quando il "Museo civico storico artistico" di Busto Arsizio venne istituito con apposita deliberazione comunale. Già dall'anno precedente era attivo un comitato con il compito di dare forma all'idea di un Museo della Città, che custodisse in sé tutte le testimonianze storiche, ma soprattutto artistiche, entrate a far parte del patrimonio municipale. Per dare alla collezione una sede definitiva venne individuato Palazzo Marliani Cicogna, di proprietà comunale dal 1820.
Il 3 maggio 1990 vennero aperte al pubblico le prime otto sale in cui trovarono collocazione 56 opere tra dipinti, disegni, documenti e sculture.
Al nucleo iniziale si aggiunsero negli anni altre opere, frutto di acquisti e donazioni, tra cui la donazione Gaetano Crespi Legorino (1991, opere dell’Ottocento milanese) e la donazione Don Marco Rossi (1994, opere di arte lombarda dal Cinquecento al Settecento).
Tra le donazioni più significative si segnalano anche quelle di alcuni pittori locali, tra cui ricordiamo Aldo Neri, Filippo Montalto e Aldo Alberti, che hanno donato gruppi di opere. Ad arricchire il patrimonio del museo, che oggi conta 836 opere, anche le donazioni di collezionisti come Este Milani e Michele Crespi, e le opere vincitrici dei premi di pittura Città di Busto Arsizio (dal 1996 al 2004).
Queste ultime hanno permesso la formazione della sezione di arte contemporanea, che dal 2014 conta anche sulle opere provenienti dal progetto Uno spazio per l’arte.
Nel 2002 nuovi interventi di restauro resero possibile il raddoppio degli spazi espositivi con il recupero di tutto il piano superiore e una parte del piano inferiore, l'apertura di depositi attrezzati per le opere, spazi di servizio per archivi, nonché un'area per le mostre temporanee. L’ultimo intervento architettonico in ordine di tempo risale al 2018 con il restauro della cantina da vini.

Biblioteca Comunale G.B. Roggia

Il 7 luglio 1950 l'Amministrazione comunale (seguita qualche giorno dopo dalla Giunta provinciale) deliberò l'istituzione della Biblioteca Civica e contestualmente l'accettazione del materiale donato dall'Università e Biblioteca Popolare, che si era sciolta il 5 maggio dello stesso anno lasciando il suo patrimonio librario in dono al Comune.
In seguito fu nominata una commissione per la stesura dello statuto e individuato come sede il palazzo Marliani Cicogna. Come direttore fu nominato il professor Gian Battista Roggia, primo sostenitore della necessità di una biblioteca pubblica.
Oggi la Biblioteca a lui dedicata, che fu poi inaugurata il 13 novembre 1955, è la seconda della provincia di Varese per servizi e patrimonio, con un bacino d’utenza che, comprendendo anche il Sistema Bibliotecario Intercomunale di cui è a capo, supera i 150.000 abitanti.
Il patrimonio librario è composto da oltre 230.000 volumi, circa 4000 sono le pubblicazioni del Fondo Antico, 2000 i periodici storici cessati. Il Fondo di storia locale accoglie importati donazioni quali il Fondo Gambini e il Fondo Grampa.

IMG 6251 Cfs Collaboraione Studio Legale AALe politiche culturali dell’Amministrazione comunale possono contare su una nuova forma di collaborazione gratuita che potrà dare ulteriore slancio al settore e alla città in generale.

E’ stata infatti di recente approvata dalla Giunta la convenzione di sponsorizzazione culturale tecnica con A & A Studio Legale, ai sensi degli artt. 19 e 151 del D. Lgs. n. 50/2016.
A & A Studio Legale, che ha sedi a Busto Arsizio, Milano, Roma e Bologna, attraverso il proprio Dipartimento di “Diritto della Cultura”, fornirà gratuitamente i servizi legali necessari al miglioramento della gestione del Museo del Tessile e della Tradizione Industriale e, più in generale, all’implementazione dei servizi culturali rivolti dal Comune alla collettività, così promuovendo, come richiede l’art. 9 della Costituzione, lo sviluppo della cultura e la tutela del patrimonio storico-artistico.
La convenzione, che sarà sottoscritta nei prossimi giorni, ha durata sino al 31 dicembre 2020 e prevede un impegno di centocinquanta ore di lavoro professionale.
A fronte dei servizi legali offerti, al Comune è richiesto, per la durata della Convenzione, l’impegno a promuovere la diffusione di tale collaborazione e ad associare il nome e il logo dello Studio alle iniziative culturali realizzate nel Museo del Tessile.

“La convenzione con lo Studio Legale A & A per le politiche culturali della nostra Amministrazione Comunale segna una tappa molto importante a sostegno della cultura in Città – afferma la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli -. Un settore che rivendico come strategico, da cui attingere sempre più a piene mani, per lo sviluppo degli individui e quindi della società, come anche del nostro territorio, che può e deve trarre sempre più benefici anche economici dalla cultura. Quello dello Studio Legale A & A è un grande gesto di mecenatismo che si affianca alla generosità che stanno dimostrando anche numerosi imprenditori, convinti dell’importanza dell’investimento sul fronte culturale. Un gesto, tanti gesti, che spero forieri di una nuova “primavera culturale” bustocca che merita la nostra più profonda riconoscenza”.

“Sentiamo un forte senso di identità e di appartenenza alla nostra comunità – commenta Giorgio Albè, socio fondatore di A & A Studio Legale, Dipartimento di Diritto della Cultura -. Una città come Busto Arsizio, ricca di storia e cultura industriale, per lo sviluppo e la promozione del proprio patrimonio necessita della partecipazione attiva e diffusa della comunità Siamo felici di poter dare il nostro contributo alla comunità del territorio dove affondano le radici del nostro studio”.

Per Oscar Prevosti, avvocato di A & A Studio Legale, Dipartimento di Diritto della Cultura, “il partenariato pubblico-privato rappresenta un’innovativa modalità di attuazione dell’articolo 9 della Costituzione, che assegna alla Repubblica il compito di promuovere la cultura e tutelare il patrimonio artistico del Paese. Grazie a questa convenzione, lavoreremo insieme al Comune di Busto Arsizio per implementare i servizi culturali offerti alla cittadinanza”.

14.2.2020 Piantumazione melograno ABG 6In occasione della XIX Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile, che si celebra domani 15 febbraio, in mattinata l’Associazione Bianca Garavaglia, insieme all’Amministrazione comunale, ha messo a dimora una piantina di melograno in due scuole cittadine, l’Istituto Maria Immacolata e le elementari Sant’Anna.

“Stiamo piantando due melograni, perché in questa giornata il melograno è un simbolo – ha osservato l’assessore all’Educazione Gigi Farioli, rivolgendosi agli alunni della Maria Immacolata – è fatto da tanti semini che tutti insieme rappresentano la capacità di fare una rete, un’alleanza tra associazioni, operatori, medici, famiglie per combattere tutti insieme, in un fluido empatico, ciascuno nel proprio ruolo, la malattia, nella forma di prevenzione, di cura, di assistenza e di accompagnamento. Il melograno è qui, mette radici e infatti lo slogan della giornata è #diamoradiciallasperanza e chi deve dare radici alla speranza se non una comunità di belle bambine e bei bambini come voi? Anche il melograno crescerà insieme a voi, vi accompagnerà nelle giornate di studio e di gioco e insieme rappresenterà questa crescita della speranza. Ecco perché oggi noi siamo lieti di condividere con voi, insieme con tantissime scuole in Italia e nel mondo, questa posa del melograno. Diamo radici alla speranza”.
“Vi dico solamente una cosa – ha aggiunto Franca Garavaglia – Bianca oggi è qui con noi e voi ci aiuterete sicuramente a diffondere questa nostra necessità di far conoscere la lotta contro i tumori infantili in tutto il mondo”.

Domani, sabato 15 febbraio alle ore 12.00 alla presenza del sindaco Emanuele Antonelli ed dell’assessore al Verde Laura Rogora un’altra pianta di melograno sarà piantata di fronte al Comune, nei pressi del Tempio civico in via Fratelli d’Italia, come segno di vicinanza ai bambini e alle famiglie che combattono tutti i giorni contro questa terribile malattia.

Ai presenti sarà richiesto di indossare un nastrino dorato (sotto forma di un piccolo tatuaggio temporaneo), simbolo universale dell’oncoematologia pediatrica, con cui scattare selfie solidali, da condividere sui canali social con l’hashtag #DiamoRadiciAllaSperanza insieme ad un messaggio di affetto per riconoscere apertamente la forza, il coraggio e la resilienza dei piccoli guerrieri, onorare la memoria di chi ha perso la sua personale battaglia.

cfs opera domani 2Opera Domani, un progetto di AsLiCo (Associazione Lirica e Concertistica italiana) che intende avvicinare gli alunni all’opera lirica, torna a Busto Arsizio il 19 febbraio con ben tre rappresentazioni del Rigoletto di Giuseppe Verdi in un adattamento dedicato ai più giovani.

Il progetto ha lo scopo di formare il pubblico di domani attraverso una specifica azione educativa che parte dalla scuola e che coinvolge attivamente tutti i partecipanti: gli alunni delle scuole cittadine e non che quest’anno saranno coinvolti sono 1.552, 150 gli insegnanti.

Afferma la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli: “Questo progetto è estremamente ambizioso, è un percorso di formazione, di iniziazione ad un genere così elevato come l'opera, perché, almeno nella nostra città, riteniamo sia necessario costruire il pubblico di domani. Lo sforzo e l'investimento che l'Amministrazione comunale sta conducendo nel settore della cultura ci vede impegnati anche su fronti così arditi e coraggiosi, come può sembrare quello della grande musica classica. Questa non é cultura lontana dalla gente, questa è cultura che vuole offrire ai cittadini anche la possibilità di elevarsi, di arricchirsi, di formare i più giovani”.
“L'anno scorso, con l'edizione numero 0, c'erano 1500 bambini che si sono succeduti nella sala del teatro Sociale – continua Maffioli -. Quest'anno sono più o meno lo stesso numero, ma Opera domani non ruota solo intorno ai bambini, è un percorso che ruota intorno al sistema scuola: sono 150 gli insegnanti coinvolti che hanno lavorato in classe con i bambini. E' un'occasione importantissima per i nostri bambini ed è un'occasione che inserisce le nostre scuole e la nostra città in un circuito internazionale, Busto non poteva mancare a questo progetto, i bambini non potevano non vedersi offrire una possibilità così straordinariamente importante. Spero possa diventare una tradizione a prescindere dall'Amministrazione in carica, perché è un bel modo per coinvolgere la città e i bambini”.

.Art Bonus banner 2020E’ notizia di qualche giorno fa che l’Art Bonus, l’agevolazione fiscale del 65% che incoraggia il mecenatismo a favore del patrimonio storico e culturale, sta funzionando bene e in pochi anni è diventato un modello in tutta Europa.
Gli ultimi dati ministeriali ci informano che le donazioni in Italia hanno superato i 435 milioni di euro, aumentando di oltre 25 milioni di euro nelle ultime sei settimane. Sono 3.538 gli interventi registrati sul sito www.artbonus.gov.it che hanno ricevuto erogazioni liberali, con una rilevante concentrazione di donazioni nelle regioni del centro Nord, con al top Lombardia, Piemonte e Veneto.
Ora la speranza è che questo strumento possa prendere piede con più forza anche nella nostra città. L’assessore a bilancio e attrazione risorse Paola Magugliani rilancia l’appello ai bustocchi: “Sin dal 2016 abbiamo introdotto, mediante delibera di giunta, la possibilità per cittadini e imprese di aderire all’art bonus, con un importante progetto di attrazione risorse stilato in collaborazione coi lavori pubblici, per aiutarci a restaurare il nostro patrimonio, risparmiando sulle tasse. Oggi, alla luce dei dati nazionali e in un’epoca in cui le risorse finanziarie sono sempre più ridotte, è sempre più importante che i privati si facciano avanti, affiancandosi virtuosamente all’Amministrazione. A Busto non sono mai mancati esempi di generosità e siamo disponibili a realizzare progetti sulla base anche di desiderata particolari, in collaborazione con i colleghi a, lavori pubblici, patrimonio e cultura”.

Come contribuire?
E’ possibile sostenere i progetti di riqualificazione del patrimonio cittadino effettuando una donazione attraverso un “bonifico per agevolazioni fiscali” (compilando l’apposito campo con il proprio codice fiscale) o un bonifico ordinario indicando:
Beneficiario: Comune di Busto Arsizio
C/C n : IT54N0521622800000004444644
BIC SWIFT : BPCVIT2S
Causale: “ART BONUS - Legge 106/2014 - C.F ( inserire il proprio codice fiscale) - donazione al Comune di Busto Arsizio

Per ottenere la detrazione sarà sufficiente conservare la ricevuta del versamento ed esibirla in sede di dichiarazione dei redditi o di eventuali controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate. I nomi dei donatori potranno essere citati nel sito comunale e sul sito ufficiale dell’Art Bonus. Per ulteriori approfondimenti consulta anche www.artbonus.gov.it

Per tutte le informazioni è possibile contattare la segreteria del settore finanze al numero 0331 390290 oppure scrivere a segreteria.finanze@comune.bustoarsizio.va.it.

CGILDopo il successo registrato a Varese, la mostra “Le lotte del movimento sindacale varesino”, organizzata dalla Cgil di Varese, sarà riproposta a Busto Arsizio da venerdì 14 febbraio 2020, alle ore 16, presso il Museo del Tessile (Sala del Ricamo Industriale), con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Busto Arsizio.
All’inaugurazione parteciperanno Umberto Colombo, Segretario generale della Cgil di Varese, Elena Lattuada, Segretario generale Cgil Lombardia, Claudio Critelli, Direttore Archivio di Stato Como-Varese, Elisa Castellano, Fondazione Di Vittorio, Emanuele Antonelli, Sindaco di Busto Arsizio.
Il Comune di Busto Arsizio ha concesso il Patrocinio a questa mostra fotografico-documentaria promossa dalla Camera del Lavoro Territoriale di Varese, essendo una utile occasione di approfondimento culturale per la cittadinanza. Il tema della rassegna, allestita al Museo del Tessile, risulta attinente alla mission del Museo, in quanto luogo dedicato alla storia e alla memoria del lavoro artigianale e industriale nel territorio.
Una mostra sulle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori dell’autunno caldo (1969) che, 50 anni fa, contribuirono alla nascita dello Statuto dei lavoratori. Si potranno vedere i pannelli in mostra, con immagini e documenti d’epoca relativi al territorio di Varese, oltre ad un video con filmati e testimonianze. “Una mostra che per noi è una sfida – spiega il segretario generale della Cgil di Varese, Umberto Colombo -. Abbiamo coinvolto protagonisti e testimoni, sono stati raccolte immagini e documenti, abbiamo ridato volti e voci a quella stagione di lotte nella provincia di Varese”.
Continua Colombo: “E’ passato mezzo secolo, il mondo del lavoro ha visto trasformazioni radicali. Ma molti dei problemi e delle lotte di allora da parte di lavoratori e sindacati sono ancora oggi di stringente attualità. A partire dalla questione della sicurezza sul lavoro, dell’ambiente, della parità tra uomini e donne, e più in generale dei diritti dei lavoratori”. Una mostra, dunque, che guarda al futuro ricordando il patrimonio sindacale del passato e che fa parte della ricca serie di iniziative che la Cgil provinciale sta proponendo, rivolte in particolare alle giovani generazioni.
“Siamo consapevoli – conclude il segretario Colombo – che tanto resta da fare a 50 anni dallo Statuto dei Lavoratori. Continuiamo ad impegnarci perché il lavoro sia dignitoso e tutelato, perché i diritti siano diffusi ovunque, dalle grandi alle piccole realtà produttive. La Cgil per questo ha depositato in Parlamento la Carta dei Diritti Universali del Lavoro. La Cgil di Varese continua la battaglia perché il lavoro resti al centro dell’attenzione e del dibattito politico anche sul nostro territorio”.

La mostra rimarrà aperta sino al 15 marzo, con i seguenti orari:
martedì – giovedì: 14.30-18.00; venerdì 9.30-13.00, 14.30 - 18.00;
sabato 14.30 -18.30; domenica 15.00-18.30. chiuso il lunedì.
Per gruppi e studenti, è possibile prenotare la visita contattando i numeri 33568321110 oppure 335 7185269.

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