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Mercoledì, 09 Dicembre 2020 09:14

Cinquantamila euro per i teatri cittadini

foto poltrone teatroMaffioli: un contributo doveroso per sostenere uno dei settori più colpiti dall’emergenza sanitaria

Cinquantamila euro per cinque teatri cittadini. Un contributo importante per sostenerne la sopravvivenza. È l'importo assegnato nei giorni scorsi per il 2020, come ogni anno, sulla base del Bando comunale in capo all'Assessorato alla Cultura. Pur non avendo potuto svolgere le iniziative programmate con le modalità abituali prima dell'emergenza sanitaria, le sale non sono state penalizzate dal punto di vista economico: l'Amministrazione ha infatti ritenuto di riconoscere ai teatri lo stesso contributo complessivo di ogni anno, € 50.000.
Un contributo di € 6.000 (in questo caso inferiore a quello degli anni scorsi, di 10.000€) e' stato inoltre assegnato al Coordinamento delle Sale Cinematografiche “Sguardi d'Essai” per l'organizzazione dei cineforum nelle sale cinematografiche che vi fanno parte: il Cinema Teatro Fratello Sole, il Cinema Teatro Lux, il Cinema Teatro San Giovanni Bosco, il Cinema Teatro Manzoni.

"Il contributo alle sale è frutto di una scelta precisa e di una visione concreta dell'importanza della cultura a Busto: in un anno terribile anche in questo ambito, in cui abbiamo dovuto sacrificare importi ingenti alle emergenze e alle nuove povertà, togliendoli alle attività culturali, abbiamo lasciato invariato l'importo destinato alle istituzioni, ai luoghi della cultura quali sono i nostri cinema e teatri - spiega la vicesindaco e assessore a Identità e Cultura Manuela Maffioli -. Ribadire a ogni occasione l'importanza delle sale cittadine, peraltro presenti in più quartieri, quali centri propulsori di cultura e potenti baluardi contro il degrado non è uno slogan, è una convinzione profonda, a cui, anche con questa scelta, conferiamo concretezza".

Per quanto riguarda l’attività teatrale, la Commissione, che si è riunita nei giorni scorsi, ha assegnato gli importi secondo i criteri stabiliti nel bando, che prevedono, tra l'altro, che l'importo per ogni teatro non possa superare il 50 per cento del disavanzo rendicontato. Questi gli importi: Teatro Palchetto Stage: €. 15.000,00; Cinema Teatro Fratello Sole: €. 11.097,99; Cinema Teatro Lux: €. 10.226,51; Cinema Teatro San Giovanni Bosco: €. 8.900,00; Cinema Teatro Manzoni: €. 4.775,50.

Un supporto importante, anche come riconoscimento degli investimenti che le sale hanno messo in campo in questi mesi bui, approntando coraggiose migliorie alle loro strutture e realizzando in alcuni casi la stagione con modalità alternative, attivandosi per trasmettere gli spettacoli o per metterli a disposizione sulle piattaforme online e continuando così a mantenere un legame con il pubblico e ad alimentare la passione per il teatro anche a distanza.

"Un contributo doveroso al settore che rappresentano, quello dello spettacolo, così duramente colpito dall'emergenza sanitaria - conclude Maffioli -. Non dimentichiamo che la cultura è anche industria e costituisce una voce significativa dell'economia di tutto il Paese".

Si ricorda che in città sono attivi anche altri teatri parrocchiali, il teatro Aurora e il teatro Sant'Anna, che non organizzano stagioni teatrali strutturate e con ingresso a pagamento, ma che comunque contribuiscono all'offerta culturale cittadina e siedono al tavolo Teatri coordinato dall'Assessorato alla Cultura. Tavolo di cui fa parte anche il Teatro Sociale, realtà con cui l'amministrazione sigla da tempo una convenzione.

Sala monaco biblioteca3Il Dpcm del 3 dicembre consente la riapertura al pubblico delle biblioteche “dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica”.
La Biblioteca comunale Roggia è aperta dal 5 dicembre: sono garantiti, esclusivamente su appuntamento, i servizi fondamentali, come il prestito e l’accesso alla consultazione del patrimonio librario.

"Siamo assolutamente sollevati dalla possibilità di riaprire la nostra biblioteca ai cittadini e felici di poter ripristinare i servizi fondamentali - commenta la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli -. Grazie alla nota professionalità del personale siamo in grado di ripartire subito, come già avvenne a maggio, assolvendo a uno dei compiti principali della biblioteca: rendere disponibile il patrimonio librario".

E' dunque possibile ritirare il materiale prenotato, restituire i libri presi in prestito, accedere agli scaffali, sia nella sezione adulti, che nella sezione ragazzi, e consultare in sede il materiale escluso dal prestito. Il tutto nel rigoroso rispetto della normativa di prevenzione del contagio.
Per prendere l’appuntamento basta telefonare al numero 0331 390381 (dalle 9.00 alle 18.30 dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 17.30 il sabato) oppure scrivere alla mail biblioteca@comune.bustoarsizio.va.it. Per prenotare l’accesso agli scaffali è possibile anche utilizzare il sistema Timfy dal sito del Comune (https://book.timify.com/services?accountId=5ec2bcb5c3d2112223b94d17&showServices=5f5b4440ab1edc11ed781531,5f5b48394fd85811c127c1f4,5f3800fa3e7a35130d75eab3&fullscreen=1&hideCloseButton=1&showGuestBookingForm=1).

Gli orari di apertura sono i consueti: dalle 9.00 alle 18.45 dal lunedì al venerdì e dalle 9.00 alle 17.45 il sabato. Con il riavvio del prestito in Biblioteca è sospeso il servizio di consegna dei libri attraverso la ‘biblioteca diffusa’ nelle edicole e nelle librerie.

"Meno felici ci rende invece la conferma della chiusura dei nostri Musei - conclude Maffioli -, in uno dei quali (Palazzo Cicogna, ndr) è ormai in fase conclusiva di allestimento anche l'esposizione su Bossi e Raffaello, legato alla prestigiosa mostra del Castello Sforzesco di Milano: con quella di Ravasio e Scampini sono due le mostre pronte per il pubblico, di cui però nessuno può al momento ancora godere".

Il Comune di Busto Arsizio intende dar corso ad un'indagine esplorativa finalizzata a verificare la presenza di associazioni o di organismi di promozione sociale interessati ad ottenere l'assegnazione in locazione dell'immobile sito in via Francesco Ferrer n. 47.

In allegato avviso, planimetria e modulo di domanda di partecipazione.

foto notte piazzaNei giorni scorsi in centro e nei quartieri sono state accese le luci natalizie con esse la speranza in un futuro più sereno.

“Come Amministrazione non abbiamo voluto rinunciare alle luci e ai simboli del Natale, un periodo che abbiamo sempre valorizzato e che a maggior ragione quest’anno, dobbiamo sottolineare in tutta la sua valenza affettiva, simbolica, tradizionale - afferma il sindaco Emanuele Antonelli -. Sia che saremo costretti a rimanere in casa, sia che avremo la possibilità di muoverci per la città, sono sicuro che alberi, decorazioni e luci natalizie sapranno portare un po’ di speranza e serenità a tutti e soprattutto a coloro che hanno sofferto e soffrono per l’emergenza sanitaria. Lasciamo che queste luci ci portino conforto, ci abbraccino con il loro calore e ci indichino la strada per uscire dal tunnel in cui purtroppo ancora ci troviamo. Lasciamo che la luce ci riavvicini, che ci renda, anche plasticamente, comunità che si unisce aspettando la Festa e il ritorno alla normalità”.

Tutte le luci saranno spente il 10 gennaio, a conclusione delle festività natalizie.
Purtroppo il progetto ideato per questo Natale non si potrà realizzare nella sua interezza: la pandemia ha per ora bloccato alcune delle iniziative in programma, come la pista di pattinaggio su ghiaccio, la ruota panoramica, la giostra a cavalli, i tradizionali momenti musicali.

Il sindaco ringrazia la grande squadra che ha partecipato, collaborando attivamente e con impegno con l’Amministrazione comunale: il Gruppo Agesp, Ascom Busto, Comitato Commercianti Centro cittadino, Distretto Urbano del Commercio e Chocolat Pubblicità.

Si accendono le prime luci natalizie e con esse la speranza in un futuro più sereno: venerdì 20 novembre alle 18 è in programma l’accensione delle luminarie del viale della Gloria e delle luci dell’albero di Natale installato sulla rotonda all’incrocio con via Mameli. Saranno accesi anche la grande stella posizionata in piazza san Giovanni e il “bosco di Natale” installato in piazza Vittorio Emanuele II.
Via via, nei giorni successivi, saranno completate le installazioni e accese tutte le luci di Natale.

“Come Amministrazione non abbiamo voluto rinunciare alle luci e ai simboli del Natale, un periodo che abbiamo sempre valorizzato e che a maggior ragione quest’anno, dobbiamo sottolineare in tutta la sua valenza affettiva, simbolica, tradizionale - afferma il sindaco Emanuele Antonelli -. Sia che saremo costretti a rimanere in casa, sia che avremo la possibilità di muoverci per la città, sono sicuro che alberi, decorazioni e luci natalizie sapranno portare un pò di speranza e serenità a tutti e soprattutto a coloro che hanno sofferto e soffrono per l’emergenza sanitaria. Lasciamo che queste luci ci portino conforto, ci abbraccino con il loro calore e ci indichino la strada per uscire dal tunnel in cui purtroppo ancora ci troviamo. Lasciamo che la luce ci riavvicini, che ci renda, anche plasticamente, comunità che si unisce aspettando la Festa e il ritorno alla normalità”.

Tutte le luci saranno spente il 10 gennaio, a conclusione delle festività natalizie.

Purtroppo il progetto ideato per questo Natale non si potrà realizzare nella sua interezza: la pandemia ha per ora bloccato alcune delle iniziative in programma, come la pista di pattinaggio su ghiaccio, la ruota panoramica, la giostra a cavalli, i tradizionali momenti musicali.

Il sindaco ringrazia la grande squadra che ha partecipato, collaborando attivamente e con impegno con l’Amministrazione comunale: il Gruppo Agesp, Ascom Busto, Comitato Commercianti Centro cittadino, Distretto Urbano del Commercio e Chocolat Pubblicità.

Presso l’Ufficio elettorale sono depositati i moduli necessari alla raccolta firme per un progetto di legge di iniziativa popolare, iniziativa annunciata sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 260 del 20 ottobre 2020, avente per oggetto:

«Norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti»

La scadenza per la raccolta delle firme è fissata per il 27 marzo 2021.”

I cittadini che volessero sottoscrivere la proposta devono fissare appuntamento con l'Ufficio Elettorale, chiamando il n. 0331-390223, da lunedì a sabato, dalle ore 8.30 alle ore 13.30.

E’ in pubblicazione all’Albo Pretorio l’allegato AVVISO CONTRIBUTO REGIONALE DI SOLIDARIETÀ 2020
PER I NUCLEI FAMILIARI IN CONDIZIONI DI COMPROVATE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE R.R. 10/10/2019 n. 11, DGR 06/04/2020 n. XI/3035, emesso da ALER di Varese – Como - Monza Brianza – Busto Arsizio.

CARATTERISTICHE DEL CONTRIBUTO
Il contributo regionale di solidarietà di cui all’art. 25, comma 3 della L.R. 16/2016, è una misura di sostegno economico, a carattere temporaneo, che contribuisce a garantire la sopportabilità della locazione sociale degli assegnatari dei servizi abitativi pubblici in condizioni di comprovate difficoltà economiche.

REQUISITI DI ACCESSO
Possono presentare domanda per l’assegnazione del contributo regionale di solidarietà 2020 gli assegnatari dei servizi abitativi pubblici in comprovate difficoltà economiche in possesso dei seguenti requisiti alla data del presente avviso:
a) appartenenza all’area della protezione, dell’accesso e della permanenza ai sensi dell’articolo 31 della L.R. 27/2009;
b) possedere un periodo di permanenza nell’alloggio SAP assegnato di almeno 24 mesi;
c) avere un ISEE in corso di validità (anno 2020) inferiore a 9.360 euro;
d) assenza di un provvedimento decadenza per il verificarsi di una delle condizioni di cui punti 3) e 4) della lett. a) del comma 1 dell’art. 25 del R.R. 4/2017 o di una delle violazioni di cui alle lettere da b) a j) del comma 1 e del comma 4 del medesimo art. 25;
e) possesso di una soglia patrimoniale corrispondente a quella prevista per l’accesso ai servizi abitativi pubblici dall’art. 7 comma 1 lett. c) punti 1) e 2), del R.R. 4/2017;
f) essere in regola con l’obbligo di aggiornamento dell’Anagrafe Utenza 2020.
Le domande di contributo devono essere presentate entro le ore 12,00 di giovedì 31 dicembre 2020 secondo le modalità indicate nell’avviso.

Per eventuali chiarimenti o informazioni è possibile rivolgersi ai seguenti recapiti telefonici:

Settore Utenza sede Varese:
 0332 8069.267
 0332 8069.271

Settore Utenza U.O.G. Como:
 031 319.262
 031 319.249

Settore Utenza U.O.G. Monza Brianza:
 039 2178.408
 039 2178.432

 Settore Utenza U.O.G. Busto Arsizio:
 0331 652.631
 0331 652.635

In allegato locandina e avviso.

maffioli marianiÈ stato approvato dal Consiglio comunale riunito il 30 novembre  il regolamento che disciplina ‘il decoro urbano per la valorizzazione del paesaggio urbano’.
Si tratta di uno strumento nuovo, mai adottato prima d’ora dall’Amministrazione comunale, che colma la lacuna normativa su alcuni aspetti non trattati dagli altri regolamenti comunali.


“Lo scopo di questo documento è di dotare la città di uno strumento normativo che mancava e di cui c’era evidente bisogno, come dimostrano le numerose sollecitazioni ricevute da più parti in questi anni – dichiara la vicesindaco e assessore allo Sviluppo del territorio Manuela Maffioli -. Sono molto soddisfatta del lavoro svolto con il collega Mariani che ci consente di colmare un vulnus e prepara la strada per un concorso di forze che abbiano come fine il miglioramento qualitativo, anche in senso estetico, della nostra città. Decoro non è solo bellezza, è anche ordine, pulizia, e, quindi, un potente vaccino contro il degrado”.

L’obiettivo è infatti promuovere la tutela e la valorizzazione del decoro urbano, definito come “ottimale qualificazione estetica e funzionale dell’ambiente cittadino”, sia prescrivendo divieti ed obblighi, sia incentivando forme di collaborazione e partecipazione responsabile da parte dei cittadini e delle attività per migliorare la sicurezza e la qualità della vita.

LE AREE E LE CATEGORIE INTERESSATE
Il regolamento prende in considerazione tutte le aree pubbliche, incluse quelle private gravate da servitù di pubblico passaggio o aperte al pubblico, le facciate degli edifici e le aree inedificate o in fase di cantiere. Le categorie a cui si rivolge, quindi, sono i privati, le imprese edili, gli esercizi commerciali.
La struttura del testo prevede una prima parte che sviluppa articoli relativi alla qualità dell’abitato e del recupero urbano a cui dovranno attenersi tutti i proprietari degli immobili e una seconda parte che disciplina l’occupazione degli spazi pubblici da parte dei soggetti privati.
“La corretta manutenzione e gestione degli ambiti edilizi concorre in maniera sostanziale al decoro di tutta la città - afferma l’assessore all’Urbanistica ed Edilizia Giorgio Mariani –; nel regolamento sono previste quindi delle azioni circa la gestione degli ambiti non edificati e in disuso, dei cantieri e dei fronti dei ponteggi, delle costruzioni, per le quali si prevede manutenzione e revisione periodica, e i manufatti visibili sui fabbricati, come per esempio, le antenne tv e i condizionatori”.

LE VETRINE
Tra gli elementi normati risultano le vetrine poste ai piani terra degli edifici (non solo quelle dei negozi).
Nei tre centri storici della città (Busto, Borsano e Sacconago), si introduce per i negozi di nuova apertura il divieto di installare saracinesche chiuse, prediligendo l’uso di vetri antisfondamento; per i negozi già esistenti il regolamento prevede l’obbligo, in fase di manutenzione straordinaria, di sostituire le serrande avvolgibili con vetrine a vista dotate di vetri antisfondamento e l’obbligo di programmare l’illuminazione fino alle 24; se invece dotati di saracinesche a maglia aperta o microforata non sono previsti nuovi obblighi, se non l’illuminazione fino a mezzanotte.
L’Amministrazione si riserva di promuovere azioni di sostegno dei commercianti che debbano sostituire le saracinesche.

I TAVOLINI IN VERSIONE INVERNALE
“A fronte del grande successo ottenuto dalla collocazione dei tavolini all’esterno dei pubblici esercizi la scorsa estate e con la prospettiva di un’emergenza sanitaria che potrebbe non risolversi in tempi brevi, abbiamo voluto prevedere la regolamentazione anche delle strutture e degli arredi di cui i nostri pubblici esercizi possono dotarsi” continua Maffioli.
Per la messa al riparo dalle intemperie, il regolamento introduce infatti un nuovo tipo di copertura, il cosiddetto “light dehors”, struttura temporanea stagionale priva di infissione al suolo, che può essere installata su aree già oggetto di autorizzazione di occupazione di suolo pubblico per un massimo di 180 giorni, in concomitanza con i mesi più freddi. La superficie non potrà superare i 50 metri quadrati e la tipologia della struttura sarà soggetta a parere preventivo della Commissione per il Paesaggio comunale.

I PUNTI DI FORZA
“Uno dei punti di forza di questo regolamento – concludono Maffioli e Mariani – è di equiparare, eccetto che per la tipologia delle saracinesche, il centro con i quartieri della città il cui decoro per l’Amministrazione comunale ha infatti la stessa importanza, che non devono essere discriminati, né considerati zone di serie B. Ci auguriamo che questo nuovo strumento possa dare risposte al bisogno di bellezza, invocato da più parti e concorrere a consolidare l’attrattività della nostra città.

LE SANZIONI
In caso di violazione delle norme, il regolamento prevede sanzioni, i cui importi sono basati sulla Legge 698 dell’81, che possono arrivare fino a 500 Euro per ogni infrazione, oltre a poter essere comminate più volte nel caso non si ottemperi alla prescrizione.

Il sindaco Emanuele Antonelli esprime la sua soddisfazione: “Spesso ho evidenziato la necessità di uno strumento operativo che facesse in modo che i privati cittadini intervenissero a sanare situazioni indecorose e pericolose per la sicurezza urbana, troppe volte l’Amministrazione si è trovata infatti nell’impossibilità di intervenire per porre rimedio a situazioni di degrado. Con il nuovo regolamento la città potrà davvero migliorare sia dal punto di vista estetico, che da quello della sicurezza e della qualità della vita, senza tralasciare che una città bella e decorosa è anche più attrattiva”.

Si informa che, a causa dell'emergenza Covid-19 e della necessità di limitare la presenza di persone negli uffici comunali, l'Ufficio Anagrafe ha sospeso il servizio di ricezione allo sportello delle dichiarazioni di residenza. Si invita, perciò, ad utilizzare la modalità di invio telematico della dichiarazione di residenza indirizzandola a: protocollo@comune.bustoarsizio.va.legalmail.it . L'apposito può essere scaricato dal sito istituzionale dalla pagina: https://www.comune.bustoarsizio.va.it/index.php/area-documentale/modulistica-uffici/anagrafe , compilato nelle varie parti e firmato. Assieme al modulo vanno trasmessi i documenti d'identità degli interessati e gli eventuali altri documenti previsti.

Per la corretta compilazione della dichiarazione, è possibile: 1) scaricare la "guida alla compilazione"; 2) usufruire del servizio telefonico di assistenza, attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.30, contattando lo 0331/390237."

Spesa

Non si ferma la campagna di comunicazione.
Maffioli: asporto e delivery per sostenere anche bar e ristoranti

#compriamobustocco", "#consumiamobustocco" e "#ripartiAMOdaBUSTO" sono gli slogan coniati la scorsa primavera, dopo il primo lockdown, su cui l'Amministrazione continua a puntare per sensibilizzare all'acquisto (e al consumo) nei negozi della città, a sostegno di una colonna portante del suo sistema economico, il commercio appunto.
Con il passaggio della Lombardia in zona arancione, domenica sono state riaperte tutte le attività commerciali. Restano però sospese quelle di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ai quali è consentito effettuare il servizio a domicilio. Oltre che l’asporto, consentito fino alle ore 22.00.

Accanto alle campagne a sostegno del settore, pesantemente provato dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, che si moltiplicano ancora in questi giorni, ci sono però anche servizi approntati a beneficio di commercianti e clienti.

L’Amministrazione comunale, come già fatto sin dal mese di marzo in occasione del primo lockdown, tramite l’ufficio Suap –Assessorato allo Sviluppo del Territorio e in collaborazione con Ascom, ha infatti riproposto nei primi giorni dell’attuale lockdown un'iniziativa estremamente apprezzata in primavera: ha realizzato e pubblicato su quasto sito e sul sito di Ascom  (www.ascombusto.com) gli elenchi dei pubblici esercizi e dei negozi di generi alimentari che effettuano anche il servizio a domicilio.

A questi, nei giorni scorsi, si è aggiunto l’elenco delle edicole e dei negozi di diverse categorie merceologiche (abbigliamento, giocattoli, fiori e altro..) che, a loro volta, garantiscono il servizio a domicilio ai clienti che preferiscono evitare di uscire e scelgono di ricevere i prodotti a casa.

“L’Amministrazione è impegnata a sostenere il commercio locale anche facendo in modo che i cittadini siano informati il più possibile sui servizi che i negozi mettono a disposizione in questo periodo - afferma la vicesindaco e assessore allo Sviluppo del territorio Manuela Maffioli -. Offrire visibilità e promuovere i servizi sono importanti segni di vicinanza: l’invito che rivolgiamo ai cittadini è sempre quello di acquistare o continuare ad acquistare, sia in presenza, sia a distanza, nei negozi della città. Sono certa che un acquisto in più nei negozi di Busto, dove non manca niente, a partire dalla qualità, e uno in meno sulle grandi piattaforme on line possano contribuire alla sopravvivenza del nostro sistema commerciale e quindi del sistema città in generale”.

Gli elenchi (qui allegati) sono in continuo aggiornamento: i negozi che volessero segnalare i loro servizi possono scrivere a suap@comune.bustoarsizio.va.it

 

Si ricorda che, in ottemperanza a quanto stabilito dalle disposizioni dell’istituto superiore di sanità, Agesp s.p.a.,ha predisposto un vademecum per la gestione dei rifiuti urbani in emergenza covid-19.
si riportano, quindi, di seguito le indicazioni a cui i cittadini devono attenersi per le operazioni di raccolta e conferimento dei rifiuti domestici nell’ambito della raccolta differenziata domiciliare:

RIFIUTI URBANI PRODOTTI NELLE ABITAZIONI DOVE SOGGIORNANO SOGGETTI POSITIVI AL TAMPONE IN ISOLAMENTO O IN QUARANTENA OBBLIGATORIA

• interrompere la raccolta differenziata e conferire tutti i rifiuti prodotti nella propria abitazione nel sacco del rifiuto indifferenziato (sacco viola);
• per il confezionamento utilizzare almeno 2 sacchi uno dentro l’altro da chiudere con legacci o nastro adesivo;
• chiudere i sacchi utilizzando guanti monouso;
• non schiacciare/comprimere i sacchi con le mani;
• evitare l’accesso di animali da compagnia nelle zone dove sono depositati i sacchi dei rifiuti;
• smaltire il rifiuto proveniente dalla propria abitazione come di consueto, secondo i giorni previsti per la propria zona.

RIFIUTI URBANI PRODOTTI NELLE ABITAZIONI DOVE NON SOGGIORNANO SOGGETTI POSITIVI AL TAMPONE IN ISOLAMENTO O IN QUARANTENA OBBLIGATORIA

• continuare a fare la raccolta differenziata e secondo le disposizioni in vigore sul territorio comunale;
• fazzoletti, rotoli di carta, mascherine e guanti monouso devono essere smaltiti nel sacco del rifiuto indifferenziato (sacco viola);
• Per il confezionamento dei rifiuti indifferenziati (sacco viola) utilizzare almeno 2 sacchi uno dentro l’altro da chiudere con legacci o nastro adesivo;
• Chiudere i sacchi utilizzando guanti monouso;
• Non schiacciare/comprimere i sacchi con le mani;
• Smaltire i rifiuti provenienti dalla propria abitazione come di consueto, secondo i giorni previsti per la propria zona.
• Ringraziando la cittadinanza per la collaborazione, si ricorda che per informazioni è attivo il Servizio Clienti Igiene Ambientale al numero verde 800 439 040.

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