9 marzo 2022: CONGIUNTA N. 1 “PROGRAMMAZIONE AFFARI GENERALI" E N. 5 “SERVIZI SOCIALI, FAMIGLIA"
CONVOCAZIONE COMMISSIONE CONSILIARE 1 “PROGRAMMAZIONE AFFARI GENERALI, SOCIETÀ PARTECIPATE, CONSORZI, BILANCIO, PERSONALE, INNOVAZIONI TECNOLOGICHE, PATRIMONIO, ANTIMAFIE” E COMMISSIONE CONSILIARE 5 “SERVIZI SOCIALI, FAMIGLIA, SANITA’ LOCALE E RAPPORTI CON ENTI SANITARI SOVRA COMUNALI”
Le Commissioni Consiliari in oggetto sono convocate per il giorno MERCOLEDI’ 9 MARZO ALLE ORE 18:30 presso la Sala Consiliare del Comune di Busto Arsizio per la trattazione del seguente o.d.g.:
1. Approvazione verbale di insediamento delle Commissioni Consiliari del 22.11.2021;
2. Proposta di Consiglio Comunale n. 15 del 28.02.2022: Mozione presentata dal Gruppo Consiliare “Partito Democratico” per il sostegno alla popolazione ucraina;
3. Proposta di Consiglio Comunale n. 16 del 28.02.2022: Mozione presentata dal Gruppo Consiliare “Popolo, Riforme e Libertà” avente ad oggetto condanna dell’aggressione armata ucraina e conseguente concreto impegno dell’Amministrazione;
4. Varie ed eventuali.
Si comunica che è consentito l’accesso al pubblico per un numero massimo di 45 persone che dovranno possedere ed esibire il green pass, ossia la certificazione verde Covid-19 in corso di validità, rispettare il distanziamento interpersonale di almeno 1 mt. ed indossare il dispositivo per la protezione delle vie respiratorie.
I cittadini potranno seguire la seduta in streaming al seguente link https://bustoarsizio.consiglicloud.it/home
Difesa donna: al via un corso di difesa personale gratuito
Prende il via lunedì 7 marzo, in concomitanza con la Giornata internazionale della donna, “Difesa donna”, un corso di difesa personale organizzato dal Comitato Provinciale Varese dell’ENDAS con il patrocinio e il contributo dell’Amministrazione comunale.
Si tratta di un progetto rivolto alle donne della città dai 15 anni in su che si pone come obiettivo quello di illustrare le procedure da seguire in caso di violenza o aggressione, attraverso un percorso di 70 ore in cui verranno fornite nozioni di primo soccorso, di psicologia, di tecniche di difesa personale derivanti dal Taekwondo, dall’Hapkido e del Karate.
Attraverso tali discipline verranno potenziate la capacità di controllo del corpo, la muscolatura, la velocità, la flessibilità e la coordinazione. Non mancheranno cenni sulla normativa vigente in materia, anche attraverso un confronto con l’Arma dei Carabinieri.
Il corso risponde in sintesi all’esigenza di fornire alle partecipanti la formazione necessaria per potersi avvalere degli strumenti di autotutela in modo appropriato.
“Questo progetto, che mi è piaciuto perché coniuga lo sport con le pari opportunità, permette anche di far conoscere discipline sportive a chi si avvicina al corso per motivazioni diverse da quelle meramente sportive – ha affermato l’assessore allo Sport Maurizio Artusa -. Qualità deve essere la parola d’ordine dello sport cittadino: per questo le risorse che metteremo a disposizione dovranno sostenere le associazioni e i progetti più meritevoli come Difesa Donna”.
“Questo è un progetto ad ampio spettro, utile al miglioramento fisico e alla crescita psicologica delle persone – ha continuato l’assessore alle Pari opportunità Daniela Cerana –: ritengo che le arti marzaili siano una disciplina di vita che insegna non ad attaccare ma a contenere, a riflettere, a mantenere l’autocontrollo, elementi di cui si ha sempre più bisogno. Non è certamente la soluzione al problema della violenza sulle donne, ma è comunque uno strumento di conoscenza e di prevenzione che può aiutare le donne ad essere pienamente consapevoli delle situazioni che stanno vivendo, ad aumentare la loro autostima e a renderle più sicure di sè”.
Il corso, gratuito, si svolgerà nella palestra delle scuole Bossi (vai Dante 5) il lunedì, il mercoledì e il giovedì dalle 18 alle 20.
Per informazioni e iscrizioni 347 3165667 oppure 0331 632301 (dalle 17 alle 22), segreteria@budokan.it
L’Amministrazione è pronta a coordinare gli aiuti e a gestire l’accoglienza dei profughi Ucraini
L’Amministrazione comunale si sta attivando con concretezza per coordinare gli aiuti e accogliere i cittadini ucraini che raggiungeranno la città nelle prossime ore.
Lo annunciano il sindaco Emanuele Antonelli e l’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni: “ci stiamo muovendo su due fronti: prima di tutto, non avendo i profughi per ora lo status di rifugiati politici, abbiamo scritto a prefetto e questore per avere indicazioni sulle procedure giuridico-amministrative da seguire per l’accoglienza, in particolare per i minori non accompagnati.
Per quanto riguarda l’ospitalità, abbiamo chiesto all’ASST Valle Olona, che ringraziamo per la pronta disponibilità, la possibilità di disporre della Casa Don Lolo, la struttura che si trova in viale Stelvio, nel sedime dell’Ospedale accanto alla parrocchia di san Giuseppe, da utilizzare come punto di accoglienza per le persone e le famiglie che arriveranno. Sarà il Comune a provvedere ai servizi di supporto con le associazioni del territorio, come sempre disponibili a dare una mano”.
Si sa che alcune delle persone in viaggio verso Busto hanno già dei contatti in città, anche grazie alle associazioni che da anni si occupano di ospitare i bambini di Chernobyl, altri invece avranno proprio bisogno di un punto di appoggio prima di organizzarsi per i prossimi giorni.
La struttura è inutilizzata da un anno e mezzo e può dare ospitalità a una trentina di persone, in miniappartamenti autonomi: sono in corso sopralluoghi da parte dei tecnici di Agesp e dell’Ospedale per verificarne le condizioni e si stanno riattivando le utenze sospese.
Per quanto riguarda l’attivazione di raccolte di fondi e beni di prima necessità, il sindaco ritiene indispensabile procedere in maniera mirata: “abbiamo ricevuto centinaia di offerte di aiuto da parte di cittadini e associazioni, il cuore di Busto non si è smentito neanche in questa occasione, ma chiedo a tutti di aspettare, vogliamo raccogliere solo ciò che serve in base alle necessità di chi arriverà: non appena avremo un quadro della situazione chiaro faremo appelli mirati”.
“Attiverò un tavolo del terzo settore con le eccellenze già disponibili e metteremo a disposizione un numero di telefono da contattare per donazioni e possibilità di accoglienza, ma per ora stiamo a vedere, la situazione è in evoluzione, di ora in ora tutto può cambiare" ha concluso Reguzzoni, ricordando anche l’impegno del collega Mario Cislaghi, vicino alla parrocchia di San Giuseppe e al parroco don Giuseppe Tedesco che in queste ore sta portando in città una decina di bambini e ragazzini ucraini già ospiti di famiglie del territorio nei mesi scorsi.
Realizzazione di laboratori di promozione della lettura presso il carcere – Avviso pubblico
L’amministrazione comunale ha pubblicato un AVVISO PUBBLICO PER LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA REALIZZAZIONE DI LABORATORI DI PROMOZIONE DELLA LETTURA PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI BUSTO ARSIZIO.
Nell’ambito del progetto “ReadingBusto. Leggere in città, leggere la città”, promosso
dall’Amministrazione comunale di Busto Arsizio e finanziato da Fondazione Cariplo, sono previste azioni di promozione della lettura presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio.
Da un confronto con i funzionari giuridico-pedagogici e i docenti che operano all’interno dalla Casa Circondariale, è emersa l’esigenza di organizzare attività a supporto della genitorialità dei detenuti offrendo loro occasioni per partecipare a laboratori con i propri figli come se fossero in biblioteca. Si intende quindi ricreare, per qualche occasione, l’ambiente e il clima della sala bambini della biblioteca civica in modo da attuare laboratori di lettura ai quali i detenuti possano far partecipare i propri bambini.
La biblioteca civica metterà a disposizione i libri necessari e il supporto del proprio personale.
Il preventivo di spesa dovrà pervenire, mediante PEC all’indirizzo protocollo@comune.bustoarsizio.va.legalmail.it entro e non oltre il 21/03/2022 riportando come dicitura “Offerta PER LA REALIZZAZIONE DI LABORATORI DI PROMOZIONE DELLA LETTURA PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI BUSTO ARSIZIO. ”.
Il bando e allegati si trovano su:
https://bustoarsizio.trasparenza-valutazione-merito.it/web/trasparenza/albo-pretorio
https://bustoarsizio.trasparenza-valutazione-merito.it/web/trasparenza/trasparenza
Nuove tariffe Diritti di Segreteria in vigore dal 1° marzo 2022
In allegato nuove tariffe Diritti di Segreteria in vigore dal 1° marzo 2022, UFFICIO SUE - EDILIZIA PRIVATA.
Al via il progetto Ormenuove: servizi integrati di protezione e cura per minori e famiglie
Ha preso il via in queste settimane il progetto ORMENUOVE, promosso da CTA Onlus, Davide Onlus ed Eva Onlus con l’intenzione di accogliere e sostenere le fragilità delle famiglie, prevenire maltrattamenti e abusi, curare i traumi e le ferite di minori vittime di violenza. I partner del progetto sono il Comune di Busto Arsizio, ATS Insubria, l'ASST Valle Olona, il Liceo Crespi, Acof, Gatti and Friends agenzia di comunicazione.
Il progetto è stato selezionato dalla fondazione “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Solo due i progetti selezionati in tutta la Lombardia, e uno, Ormenuove, è completamente made in Busto.
CTA Onlus, Davide Onlus, Eva Onlus svolgono infatti da anni in città attività di tutela minori e antiviolenza, attività psicoterapeutiche e psicologiche di sostegno alle famiglie, interventi educativi e formativi nelle scuole e sul territorio.
L'incontro con la fondazione Con i Bambini ha vita a un progetto quadriennale che prevede l’attività di prevenzione in tutte le scuole e l'apertura in via Marconi 10 di un centro valutativo integrato in grado di individuare precocemente le situazioni a rischio e di predisporre progetti psico-educativi adeguati per ogni minore e la sua famiglia.
Ormenuove porta in un unico luogo tutti servizi utili per le famiglie che hanno bisogno di cura e riparazione, contrastando la dispersione delle risorse e la frammentazione degli interventi. Questo approccio innovativo solleva le famiglie dalla fatica di muoversi sul territorio alla ricerca autonoma dei molteplici soggetti a cui chiedere aiuto e dallo sforzo di "tenere insieme tutti i pezzi" di interventi diversi e portati avanti da enti e istituzioni che non sono sempre in rete. Ormenuove si fa carico di tenere in rete tutti gli interventi fornendo un servizio multidisciplinare e integrato che prende in carico l'intera famiglia e la accompagna da vicino in tutti i passi di un percorso di cura e riparazione personalizzato e diversificato.
Oggi la presentazione con l’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni, affiancata dall’assessore all’Educazione Daniela Cerana e dai rappresentanti di tutti i partner del progetto.
“Ormenuove è un progetto ambizioso e innovativo che presenta due fattori di novità: l’interdisciplinarietà e la concretezza, oltre all’impegno dedicato all’attività di prevenzione – ha detto Reguzzoni -. L’obiettivo è anche quello di spezzare il circolo vizioso che induce le vittime a replicare i comportamenti violenti vissuti in famiglia, cosa che capita di frequente e che purtroppo ho potuto constatare avendo fatto l’assessore ai servizi sociali
più di vent’anni fa: gli utenti sono gli stessi del 1998-99. Allora abbiamo fallito, adesso possiamo provare strade diverse e sperare in esiti positivi”.
“Oggi purtroppo i numeri ci fanno capire che abusi e violenze sono molto diffusi e non solo nelle famiglie dai cognomi difficili da pronunciare – ha continuato l’assessore -. I servizi sociali in questo momento si occupano di oltre 350 casi, numero che comprende i minori allontanati dalle famiglie per via giudiziale e quelli presi in carico dagli assistenti sociali per situazioni meno gravi, ma comunque problematiche. Grazie a questo progetto potremo attivare un percorso di cura e riparazione ad personam, con interventi di qualità e solo per i casi adeguati a questo tipo di progetto”.
Il centro Ormenuove si occupa di:
OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE
Il centro accoglie e protegge minori che hanno subito maltrattamenti e abusi e valuta la recuperabilità̀ delle loro famiglie al fine di costruire un efficace progetto di cura. Prende in carico l’intero nucleo familiare, che viene valutato e supportato, sia dal punto di vista psicoterapeutico che pedagogico. La valutazione clinica del minore e del suo nucleo familiare consente di formulare il progetto di intervento più idoneo.
CURA E RIPARAZIONE
Gli interventi di cura sono volti a ridurre il danno, nonchè prevenire conseguenze nei successivi stadi di sviluppo del bambino o ragazzo che ha subito maltrattamenti o abusi. Prevedono un modello di presa in carico sistemico e integrato basato sulla teoria dell’attaccamento. Ormenuove offre una varietà̀ di servizi psicologici e educativi, psicoterapeutici e pedagogici, rivolti al minore, ai genitori ad altri familiari e alla rete coinvolta, secondo un progetto personalizzato e diversificato.
PREVENZIONE
L'attività̀ di prevenzione all'abuso e al maltrattamento nelle scuole del territorio prevede una molteplicità̀ di interventi e proposte rivolte ad insegnanti, genitori e alunni.
RETE
Ormenuove attiva le risorse della collettività̀, rinforzando e sostenendo le competenze educative e di cura presenti sul territorio e nella rete primaria delle famiglie stesse. Il Centro Ormenuove lavora sinergicamente in rete con il territorio, promuovendo una cultura della tutela “allargata” a coloro che si occupano di cura.
Si intende rafforzare la rete attivando percorsi di lavoro con le istituzioni e realtà̀ del territorio finalizzati alla stesura
di protocolli operativi condivisi.
EQUIPE
Il progetto è coordinato dalla dott.ssa Sara Pietrobon, psicologa e psicoterapeuta di CTA, capofila del progetto. Referente della cooperativa Davide Onlus è la dott.ssa Beatrice Masci, pedagogista. Referente della cooperativa Eva onlus è la dott.ssa Cinzia Di Pilla, assistente sociale. Referente del comune di Busto Arsizio è la dott.ssa Sandra Crespi, assistente sociale. Ormenuove si avvale di una équipe multidisciplinare composta da assistenti sociali, psicologi e psicoterapeuti, educatori professionali e pedagogisti counselor, consulente legale esperto in diritto minorile e penale, neuropsichiatra, consulente medico, consulente digitale.
TEMPI
Le attività̀ del centro sono svolte secondo una tempistica definita e concordata con gli invianti e la famiglia; nell'arco temporale di 3-6 mesi dalla richiesta di valutazione, si formula una diagnosi, un'ipotesi prognostica e si avvia un progetto di intervento concordato con i committenti (servizi e famiglie) e con l’autorità Giudiziaria eventualmente coinvolta. A seconda del progetto individuale il nucleo familiare frequenterà il centro uno, due o più̀ pomeriggi a settimana.
ACCESSO AL CENTRO
L'accesso al servizio può avvenire spontaneamente o tramite segnalazione, indicazione o accompagnamento dei servizi territoriali pubblici e privati. La sede si trova in Via Marconi 10 - tel. 0331 292668 - email centro.ormenuove@gmail.com
La polizia locale si impegna a combattere il fenomeno dell’omissione di soccorso
Nella serata di mercoledì 16 febbraio si è verificato l’ultimo episodio, in ordine di tempo, di omissione di soccorso con fuga da parte di un conducente di un’autovettura, dopo aver travolto un motociclista che percorreva Viale Trentino in prossimità dell’intersezione con via Salvator Rosa.
“Le pattuglie del nostro Comando hanno dovuto maturare esperienza anche in questo campo e grazie alla loro professionalità e al senso civico di alcune persone che si sono trovate ad assistere all’evento, nel lasso di tempo di qualche ora, sono riuscite a risalire al responsabile: un uomo di 70 anni residente a Gallarate che, dopo essersi fermato brevemente sul luogo dell’impatto, immediatamente si allontanava – afferma il comandante Claudio Vegetti -. Grazie anche alla collaborazione prestata della Polizia locale di Gallarate per le ricerche, l’uomo è stato rintracciato, identificato e deferito alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, in stato di libertà, per il reato di fuga con omissione di soccorso ai danni del motociclista che aveva riportato lesioni. Il veicolo utilizzato dal 70enne risultava già sospeso dalla circolazione per problemi connessi alla revisione dello stesso”.
Non è casuale quanto affermato in merito all’esperienza maturata dal personale nel rintracciare le persone che dopo aver causato incidenti stradali si sottraggono alle loro responsabilità.
Infatti, nell’anno 2021, si sono verificati altri 70 incidenti stradali rilevati dal Comando con veicoli dati alla fuga, di cui 16 con lesioni personali, pertanto configuranti specifica ipotesi di reato e 54 con soli danni a cose, pertanto configuranti violazione amministrativa.
Per quanto riguarda i sinistri con feriti, al momento il Nucleo di Pronto Intervento ne ha risolti 11, pari al 68,75 % del totale deferendo undici conducenti alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio per i reati previsti dal Codice della Strada con la relativa sanzione accessoria della sospensione della patente.
Per quanto riguarda invece gli incidenti con soli danni a cose, intesi sia come scontro tra veicoli, che come scontri tra veicoli e oggetti (quali arredo pubblico, recinzioni di abitazioni, ecc.), ne sono stati risolti 34, pari al 62,96 % del totale con l’applicazione delle relative sanzioni amministrative e l'obbligo di risarcimento danni.
Non sempre i risultati sono immediati come nel caso più recente e talvolta vi è necessità di maggior tempo. Pertanto, per alcuni dei sinistri sopra indicati non si esclude la possibilità di arrivare in futuro all’individuazione dei responsabili.
“La risoluzione di questi casi è particolarmente apprezzata e auspicata – afferma l’assessore alla Sicurezza Salvatore Loschiavo -; colgo l’occasione per sottolineare la fondamentale importanza del sistema di videosorveglianza comunale, sia di contesto, sia di lettura targhe, e di tutti gli ulteriori sistemi di videosorveglianza privata che spesso hanno dato ausilio agli agenti nel reperire le informazioni utili all'identificazione dei veicoli. Altrettanto preziosa è la collaborazione con le persone che si trovano ad assistere all’incidente; qualsiasi elemento, anche se non sempre risolutivo, costituisce un importante contributo per la ricostruzione dei fatti”.
Giova precisare, inoltre, che dall'inizio del 2022, oltre all’incidente sopra citato, si sono già verificati altri due incidenti con feriti e omissione di soccorso, ma in entrambi i casi gli agenti sono riusciti a risalire all’identità dei responsabili.
“Mi complimento con i colleghi per l’efficacia degli interventi messi in atto – conclude il comandante -; sono comunque preoccupato per il fenomeno in quanto lascia a se stesse le vittime del sinistro, senza le informazioni utili a ottenere giustizia e il risarcimento dei danni subiti. Mi impegno a svolgere un’azione decisa per combattere il fenomeno con tutti i mezzi umani e tecnologici messi a disposizione del Comando”.
Le “Metamorfosi della natura” di Nobushige e Mitsuki Akiyama a Palazzo Cicogna
Inaugurata oggi, giovedì 17 febbraio, alle 18.30 negli spazi delle Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna la mostra “Metamorfosi della natura”, degli artisti giapponesi Nobushige e Mitsuki Akiyama.
Promossa dall’Amministrazione comunale nell’ambito della rassegna “Uno Spazio per l’arte”, la mostra è a cura di Stefania Severi, direttore artistico della Cooperativa Sociale Apriti Sesamo di Roma, ed è patrocinata dall’Istituto Giapponese di Cultura di Roma e dalla Fondazione POLA.
"Con la mostra ‘Metamorfosi della natura’ apre di fatto la stagione culturale cittadina 2022 – afferma la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli -. Siamo particolarmente soddisfatti di poter proporre questi due artisti, un inizio di qualità per un anno di grande levatura sul fronte artistico, che intende risarcire delle tante privazioni emozionali di questo ultimo periodo e riaffermare la forza propositiva della città anche sul fronte culturale".
La mostra presenta opere di Nobushige Akiyama e di Mitsuki Akiyama, padre e figlio, che hanno nelle loro creazioni un denominatore comune, il mondo vegetale: Nobushige utilizza la corteccia del gelso, Mitsuki adopera la parte interna del tronco di vari tipi di alberi. Evidente è, in entrambi, il legame con il pensiero filosofico Zen. Confluisce pertanto, nelle loro opere, l’esperienza della comprensione della realtà e della propria natura illuminata, che non è semplice intuizione ma “visione del cuore delle cose” che induce alla adesione produttiva e cosciente al cosmo. La natura è da sempre molto importante nella cultura giapponese, ma la nostra accezione del termine è stata importata in Giappone dagli Occidentali. Prima di tale influsso il suo corrispondente aveva un significato simile a “così come si è se stessi”, “essere naturali”, ovvero sentirsi un tutt’uno con la natura divenendone parte, come unico modo per accettare il difficile clima monsonico del paese.
Nelle opere di Nobushige è il kozo, la fibra di carta ottenuta dalla lavorazione della corteccia del gelso, a costituire la materia e a determinarne la forma. Le sue sculture si pongono non solo come opere da ammirare ma anche come forme che interagiscono con lo spazio ambiente, in una concezione dell’arte come elemento imprescindibile del quotidiano.
Nella produzione di Mitsuki si evidenzia come l’opera d’arte e la natura non possano vivere separatamente. Tale legame profondo è attivato dall’anima dell’uomo che introietta in se stessa la natura. Il concetto di natura, per altro, nella cultura nipponica include anche l’uomo.
La famiglia Akiyama è una famiglia di artisti. Il venticinquenne Nobushige, nel 1986 dal Giappone giunge in Italia per studiare arte e si stabilisce a Roma dove vive e lavora. Sua moglie Yasue è anche lei una artista e la loro prima figlia Yoshino nasce in Giappone. Nobushige si divide tra l’Italia e il suo paese d’origine, non solo sotto il profilo personale ma anche artistico, infatti andando avanti negli anni egli si allontana dai valori scultorei che affondano nel nostro Rinascimento e che l’avevano spinto a venire a studiare in Italia, per guardare con rinnovato interesse sempre più al Giappone. È forse la nostalgia per il suo paese a spingerlo a recuperare l’antica arte della carta fatta a mano, washi, nel tipo kozo che, nel tempo, diventa materia e forma delle sue opere. A Roma, nel 1992 nasce il secondo figlio, Mitsuki. Entrambi i ragazzi crescono nell’arte e la loro scelta professionale è in campo artistico, anche se con esiti differenziati. Pienamente bilingue seguono l’università d’Arte in Giappone. Di recente Mitsuki è tornato in Italia con una borsa di studio: la storia si ripete rinnovandosi. Le distanze non disgregano ma rafforzano questa famiglia di artisti, legata dall’amore per l’arte e per le tradizioni, Yasue infatti d’ultimo crea bambole. Hanno in comune il rispetto per la natura e per il fare con le mani, in un’ottica di “bottega” che in Giappone è ancora molto viva.
Nobushige Akiyama, nato nel 1961 a Yokohama (Giappone), nel 1985 si è laureato all’Università d’Arte e Design di Tokyo nel corso di scultura. Dal 1986 al 1988 ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma nel corso di scultura. Oltre a utilizzare materiali quali il marmo e il bronzo, si è specializzato nella realizzazione della carta kozo, con la quale crea sculture e installazioni. La sua maestria è tale da essere stato nominato ambasciatore di Mino, la città giapponese famosa per la washi, la carta fatta a mano. Ha tenuto numerosi workshop sulla washi e con essa ha realizzato anche scenografie e costumi (teatri Argòt ed Elettra di Roma…). Innumerevoli sono le sue mostre; circa 60 le collettive tra le quali, nel 2006, al Museo del Tessile di Busto Arsizio “Il dono del gelso”, promossa dall’Istituto Giapponese di Cultura. Le personali sono 22 ad iniziare dal 2001, in Italia, Germania e Giappone. Tra le ultime personali si citano: “Il peso della leggerezza”, Museo Nazionale d’Arte Orientale di Roma (2014); “Il Paese della Carta”, Museo della Carta di Toscolano Maderno - BS (2017); “Fasci di Pensieri”, Fuji Paper Art Museum (2018); “Il Dono del kozo”, Museo Diocesano di Brescia (2018); “La Nave di Carta”, Civico Museo d’Arte Orientale di Trieste (2018); “Cielo di Carta” Museo della Carta di Mino (2019); Gallery KOBO-2 di Tokyo (2019); “Festival dell’Arte sul Mare”, Palazzina Azzurra di San Benedetto del Toronto - AP (2019).
Mitsuki Akiyama, nato a Roma nel 1992, ha sempre vissuto tra due culture, l’italiana e la giapponese, ma la sua formazione artistica è prevalentemente nipponica. Dopo aver frequentato le scuole superiori a Roma, nel 2016 consegue la Laurea presso la Facoltà di Educazione, Corso di Educazione Artistica, University of the Ryukyus, Okinawa, Giappone. Segue un biennio di Master in Scultura presso la Hiroshima City University. Attualmente studia per un biennio presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, Corso di Scultura, Arte Pubblica e Ambientale, grazie ad una Borsa di Studio della Associazione Culturale POLA. Ha iniziato ad esporre nel 2016 in Giappone presso il Museo Urasoe di Okinawa, l’Università Joshibijutsu di Kanagawa, l’Artspace in Miyajima di Okinawa. Nel 2018 espone a Morelos, in Messico, in una Mostra in collaborazione tra l’Università di Hiroshima e il Centro Morelese de las Artes. Dal 2019 espone in Italia: Galleria Edieuropa di Roma; Auditorium di Narni; Horti Leonini a San Quirico d’Orcia. Nel 2019 espone anche al Museo del Marmo di Tinos, in Grecia. Nel 2021 è al Museo dell’Orto Botanico di Roma
Nobushige Akiyama e Mitsuki Akiyama “Metamorfosi della natura”
Dal 17 febbraio al 23 marzo 2022
CIVICHE RACCOLTE D’ARTE PALAZZO MARLIANI CICOGNA Piazza Vittorio Emanuele II, Busto Arsizio (VA)
APERTURA martedì - giovedì: 14.30–18.00 / venerdì: 9.30–13.00 e 14.30–18.00 / sabato: 14.30–18.30 / domenica: 15.00–18.30 lunedì: chiuso
Incluso in Abbonamento Musei Lombardia / Valle d’Aosta
PER INFORMAZIONI
UFFICIO MUSEI 0331390352 / 0331635505
museibusto@comune.bustoarsizio.va.it
UFFICIO DIDATTICA MUSEALE 0331390242
didattica@comune.bustoarsizio.va.it
www.comune.bustoarsizio.va.it /museopalazzomarlianicicogna
1522: il numero anti violenza e stalking su centinaia di locandine affisse in Città
Stanno per essere affisse in tutti gli uffici comunali, nelle scuole e in altri luoghi pubblici centinaia di locandine che informano la cittadinanza, in particolare le vittime di violenza e di stalking, sulla possibilità di chiedere aiuto al 1522, numero gratuito di pubblica utilità, attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità con l’obiettivo di sviluppare un’ampia azione di sistema per l’emersione e il contrasto del fenomeno della violenza sulle donne.
L’iniziativa, promossa dall’assessore alle Pari Opportunità Daniela Cerana, su impulso della vicepresidente del Consiglio comunale Valentina Verga, e condivisa da tutte le forze politiche, rappresenta un’ulteriore azione a sostegno delle donne che subiscono violenza o stalking.
“Nel manifesto ho voluto la frase “NON SEI SOLA” stampata in caratteri di grande dimensione per attirare l’attenzione e tra virgolette, come se fosse un discorso diretto, a significare la volontà di colloquio, la disponibilità di ascolto, la possibilità di trovare un consiglio e magari una via di uscita da una situazione pesante. Importante è anche segnalare che nel manifesto il messaggio è riportato in sette lingue oltre all’ italiano (inglese, francese, spagnolo, rumeno, cinese, russo e arabo), per raggiungere anche le donne che non parlano la nostra lingua. L’augurio è naturalmente quello di poter favorire, tramite il numero nazionale, l’avvicinamento ai centri specializzati, come Eva onlus che opera da tempo e molto efficacemente sul nostro territorio” commenta l’assessore Cerana.
“In occasione della giornata contro la violenza di genere lo scorso novembre avevo espresso la necessità di realizzare dei manifesti con il numero 1522 da apporre in tutti i luoghi pubblici e oggi quella richiesta e’ finalmente realtà grazie alla collaborazione delle altre forze politiche e soprattutto dell’assessore Cerana. Il tema delle pari opportunità non ha colore politico così come le donne da aiutare non hanno distinzione di razza e provenienza geografica come testimonia il messaggio multilingue inserito nel manifesto. Nessuna è sola! E questo è solo un primo passo..” afferma Valentina Verga.
“La violenza di genere ha molte facce. È fatta di abusi, discriminazioni, minacce, non solo fisiche, ma anche psicologiche. Per superarla occorre una visione comune di giustizia e uguaglianza e un impegno a diffonderla – continua l’altra vicepresidente del Consiglio Claudia Cozzi -. Ciò che accomuna chi subisce violenza è la fatica a svelare e raccontare quello che accade tra le mura domestiche, una sfera molto intima e privata che è difficile condividere con altri. Ecco perché esporre la locandina con il numero 1522 in luoghi facilmente accessibili a tutti amplifica la possibilità di aiutare chi subisce violenza e non sa come fare a denunciare. Spesso i racconti sono colorati da sentimento di vergogna per quanto accaduto, per l’incapacità di sottrarsi alle violenze. Ecco perché la frase "Non sei sola" acquisisce un ruolo chiave, una doppia valenza di supporto e di aiuto libero da qualsiasi forma di giudizio”.
“Se anche solo una donna delle tante che subiscono violenza potrà iniziare una nuova vita grazie al numero che stiamo promuovendo, sarà un successo per noi – conclude la presidente del Consiglio Laura Rogora -. Non possiamo permettere che queste donne si sentano sole, è nostro dovere fare di tutto per informare che esiste la possibilità di trovare un supporto professionale e intanto dobbiamo continuare a lavorare sul fronte sociale e culturale per prevenire un fenomeno odioso, insensato, ingiustificato. La strada è ancora lunga, ma ce la possiamo fare”.
Ricordiamo che il numero 1522 è attivo 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile.
L’accoglienza è disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. Le operatrici telefoniche dedicate al servizio forniscono una prima risposta ai bisogni delle vittime di violenza di genere e stalking, offrendo informazioni utili e un orientamento verso i servizi socio-sanitari pubblici e privati presenti sul territorio nazionale ed inseriti nella mappatura ufficiale della Presidenza del Consiglio – Dipartimento Pari Opportunità. Il 1522, attraverso il supporto alle vittime, sostiene l’emersione della domanda di aiuto, con assoluta garanzia di anonimato. I casi di violenza che rivestono carattere di emergenza vengono accolti con una specifica procedura tecnico-operativa condivisa con le Forze dell’Ordine.
Nelle foto allegate:
- l’assessore Cerana con le vicepresidenti Verga e Cozzi davanti alla locandina affissa all’Anagrafe
- l’assessore Cerana con il sindaco Antonelli, la presidente del Consiglio Laura Rogora e le colleghe di giunta Manuela Maffioli e Paola Reguzzoni.
Approvata all’unanimità la riduzione del 50% della tari 2021 per le utenze non domestiche colpite dalla crisi economica
Il Consiglio comunale, riunito lunedì sera, ha approvato all’unanimità la riduzione del 50 per cento della Tari dovuta per il 2021 a favore delle utenze non domestiche colpite dalla crisi economica determinata dalla pandemia e interessate da chiusure obbligatorie stabilite dalle norme emanate durante il periodo di emergenza.
“Con l’approvazione del provvedimento - ha spiegato l’assessore al Bilancio Maurizio Artusa – abbiamo raggiunto l’obiettivo di massimizzare l’impiego del fondo messo a disposizione dal governo, pari a 769.044,88 Euro; prevediamo infatti di utilizzarlo al 94 per cento consentendo alle realtà del territorio di beneficiare di un ristoro utile al proseguimento dell’attività”.
Il provvedimento, oggetto di un proficuo confronto tra tutte le forze politiche, prevede che la riduzione del 50% della TARI dovuta per l’anno 2021 (quota fissa + quota variabile), sia applicata a due situazioni:
1) alle utenze non domestiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni, così come stabilito dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e dalle Ordinanze del Ministro della Salute, emanate durante il periodo pandemico e, da ultimo, dal Decreto interministeriale 9 settembre 2021 - Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse, sino ad esaurimento del fondo stanziato.
Agli aventi diritto, individuati in base ai codici ATECO rientranti nelle previsioni di legge, verrà effettuato d’ufficio il ricalcolo del dovuto ai fini TARI 2021. Agli utenti interessati verrà quindi, a breve, trasmesso, tramite PEC, un nuovo avviso completo dei moduli per il versamento del tributo ancora dovuto.
Eventuali crediti, per i contribuenti che hanno già effettuato il versamento, saranno oggetto di compensazione sul dovuto TARI anno 2022;
2) alle utenze non domestiche, che non abbiano presentato nel termine del 31/12/2021, domanda di riduzione del 50% in seguito a diminuzione del fatturato, così come previsto dalla delibera del Consiglio Comunale n. 40/2021. Apposita istanza dovrà essere presentata tramite il modello reperibile sul sito del Comune di Busto Arsizio al link https://www.trasparenzatari.it/trasparenzatari/?COMUNE=B300 voce 3.1.k
Contatti: Ufficio TARI Tel 0331-390212 dalle ore 9.00 alle ore 12.00 dal lunedì al venerdì – e-mail tari@comune.bustoarizio.va.it